giovedì, settembre 08, 2005

Presentati il MacTorola e il nuovo i-Pod

L’attesa era spasmodica ma ora possiamo dire che il mistero è stato finalmente svelato. Steve Jobbs ha infatti presentato due nuovi prodotti di casa Apple nella grande famiglia di i-Pod. Il primo è frutto della collaborazione con Motorola, leader nella telefonia mobile, è consiste in ROKR (pronuncia: rocker), un telefono con l’i-Pod incorporato. Questo nuovo cellulare infatti presenta al suo interno un lettore mp3 di casa Apple con le stesse caratteristiche dell’i-Pod Shuffle (il più piccino della serie), quindi appena un centinaio di canzoni memorizzabili, con la musica che si interrompe quando arriva una telefonata e riparte alla chiusura di questa. Ma l’aspetto che potrà presentare la vera rivoluzione è sicuramente l’accordo stretto con Cingular, uno dei principali server provider americani, che fornirà infatti l’integrazione con l’ormai celebre i-Tunes e la possibilità dunque di scaricare musica dal web – in modo legale e a pagamento – direttamente sul telefonino. Siete in montagna ed avete voglia di sentire quella canzone? Fate la vostra richiesta, pagate – presumibilmente si tratterà di uno scalo del credito dalla carta prepagata del telefono – ed ascoltate la vostra musica. Ora quindi non avete solo la vostra discografia nel taschino della giacca, ma un vero e proprio negozio di dischi a portata di mano, ovunque siate, ogni qualvolta lo vogliate.
L’altro prodotto presentato da Jobbs è un nuovo modello di i-Pod: Nano. Nome azzeccatissimo che richiama alla mente le dimensioni: capacità massima identica a quella dell’i-Pod Mini (vero e proprio fenomeno di vendite), quindi fino a 4 GB, ma con una dimensione in volume ridotta del 62% rispetto a quest’ultimo, e con in più lo schermo a colori per visualizzare le foto (quindi un’integrazione di piccole dimensioni tra l’i-Pod Mini e l’i-Pod Photo). Insomma, il futuro della musica digitale da passeggio passerà certamente ancora dalle parti della Mela, che è riuscita in questi ultimi anni non solo a creare il miglior player per qualità, ma anche ad inventarsi dal nulla uno status symbol vero e proprio oggetto del desiderio. La rivoluzione non è ancora finita.

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