mercoledì, luglio 19, 2006

Antifascismo o imbecillismo?

Come se fossimo ancora nel dopoguerra. O peggio a ridosso della caduta del Duce, nel goffo tentativo finale di splendere d'onore con una Repubblica Sociale, c'è ancora un avvocato difensore di certi imbecilli che tira fuori la scusa dell'antifascismo. 4 anni di carcere – che già si sono trasformati in 4 anni di arresti domiciliari, e Dio solo sa cosa diventeranno tra un paio di mesi – per dei disordini gravi, gravissimi, in pieno centro a Milano e senza un vero e proprio motivo – perché nel 2006 considerare l'antifascismo come motivo serio e non come fiacco alibi è cosa che rifugge – sono troppi? Dico, stiamo scherzando? Questi hanno fatto una vera e propria guerriglia di sabato, a mezzogiorno, in pieno corso Buenos Aires. Sono passati circa 4 mesi e sulle edicole ci sono ancora le vetrate sciolte dalle molotov e dalle bombe carta e questi si permettono anche di fare le vittime, con il benestare di parentame vario che “erano dei bravi ragazzi e mio figlio mai...” - mi viene in mente anche il padre di Carlo Giuliani che questa notte, colpevole un televisore lasciato acceso su un telegiornale nonostante la palpebra calante, mi ha rubato il sonno con le sue tesi allucinanti. Antifascismo questo? Imbecillismo puro.


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