domenica, luglio 30, 2006

I lettori di Repubblica sono cambiati. Stiamo parlando della versione on-line, c'è da dirlo, ma uno potrebbe comunque leggersi il Corriere, o il sito dell'Ansa, o Google News se proprio è a caccia di notizie. Quindi c'è da augurarsi che il sondaggio riguardante l'indulto condotto da Rep on-line sia abbastanza veritiero e attendibile per quanto riguarda la percentuale di votanti che regolarmente leggono Repubblica e che sembrano sposarne in toto la linea. Pur non accorgendosi di essere cambiati, come si diceva all'inizio. All'atto della nascita Repubblica incarnava una sinistra che si proponeva intelligente, una sinistra riformista, socialista – socialdemocratica? – che con il passare degli anni è diventata quello che noi oggi – ma anche allora – intendiamo come 'progressista'. E forcaiola, a quanto pare. Dal momento che inaspettatamente il 93% dei votanti, dopo 6 giorni di voto, è convinta che l'indulto sia sbagliato – il 6% pensa il contrario e l'1% non sa. Dico, bisogna che qualcuno di destra faccia il liberal-progressita? Mica c'avrà avuto ragione quel mio amico che diceva che destra e sinistra non esistono più ma sono due mazzi di carte mescolate e se stai di qua potrebbe essere che arrivi da là? Mah.


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