Molto meglio, e soprattutto più tranquillizzante, se proprio si vuole, è l'altro orifizio. Tanto per cominciare pure essendo anch'esso un buco ha una forma, una definizione, una compiutezza. Possiede, come l'altro, l'attrazione vertiginosa e tenebrosa del vuoto, dell'abisso dell'orrido, ma è sterile ed inoffensivo. Non nasconde insidie, se non trascurabili e, in alcuni momenti, persino eccitanti. A differenza dell'altro è consistente ma elastico sicché, dopo una difesa di bandiera e di pura parata, finisce sempre per schiudersi all'invasore. Perché, come il culo che lo avvolge, lo nasconde e lo rende segreto e prezioso, è fatto per essere strapazzato. Infine non chiede niente.
Massimo Fini, Ridotti in Mutande, Il Foglio, 26.08.2006, inserto I
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