domenica, agosto 27, 2006

La sinistra della strumentalizzazione e il pasticcio in cui ci sta infilando

La sinistra ieri ha marciato ad Assisi, dice per la pace, e martedì si appresta a mandare in Libano i primi dei 3000 soldati promessi all'Onu. Delle due l'una: o la sinistra si dimostra ancora una volta schifosamente strumentalizzatrice oppure lei e il suo popolo sono stupidi. Siccome per uno strano gioco delle probabilità la seconda delle ipotesi è sicuramente non vera (può essere un nucleo così grande di persone totalmente stupido?), conviene soffermarsi sulla prima. E sì, la sinistra anche questa volta ha strumentalizzato. La Pace, prima di tutto. Come già ai tempi di Afghanistan e Iraq, quando nessuno da quella parte voleva sentire parlare di “pace” o di “tentativo per instaurare la pace” e si urlava continuamente contro la destra “guerrafondaia e, insieme a Bush, con le mani grondanti sangue”, ora si cerca di far passare come pacifica una missione che non lo è per nessun motivo. E giù in piazza, inoltre, con le bandiere arcobaleno. Un po' come dire che solo loro possono andare in guerra e solo loro possono decidere cosa è giusto (e pacifico) e cosa non lo è; un po' come avvenuto da sempre: la cosiddetta “superiorità morale”. Ciò che fa veramente schifo, preme sottolinearlo, non è l'andare in Libano, perché lo stesso governo di centrodestra l'avrebbe fatto. È il cercare in tutti i modi di giocare un ruolo da protagonista (che partirà da febbraio 2007) in una missione che finora ha dimostrato solamente di essere oscura. Non si sa, ad esempio, in che modo parteciperà l'Europa che conta. Non si sa cosa esattamente dovranno fare i nostri soldati. Non si capisce perché l'unica cosa giusta e corretta da fare, disarmare gli Hezbollah, non è prevista nella risoluzione Onu. Perché, sinceramente, è inutile andare là a fare da “cuscinetto” tra le due parti in causa, sapendo che in Libano arrivano armi dall'Iran e dalla Siria e che, una volta calmate le acque, il desiderio di eliminazione dello stato israeliano riprenderà corpo. Prodi e il suo governicchio, presi dalla fretta di fare bella figura (e davanti a chi? Alla Francia che tentenna, alla Spagna che scappa e a chi manda 150-200 uomini?), si stanno imbarcando in una disavventura. E disgusta che cerchino di farsela benedire da Assisi, tirando fuori il popolo della pace e sfilando insieme a quelli dell'Ucoii, che senza troppi problemi sono pronti a paragonare Israele al nazismo. Ma non era la sinistra a dire che “la guerra,mai!”?


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