mercoledì, ottobre 11, 2006

Test atomici: per quanto staremo ancora a guardare?

Il regime della Corea del Nord dopo aver fatto esperimenti nucleari afferma che se ci saranno sanzioni, per loro sarà come se il mondo gli avesse dichiarato guerra. L'affermazione non solo è provocatoria, ma potrebbe essere anche veritiera delle intenzioni, dal momento che come tutti i regimi anche quello di Pyongyang non è particolarmente incline al dialogo. La Corea del Sud per il momento ha sospeso gli aiuti, la Cina – che ha clamorosamente fallito la trattativa fino ad arrivare ai famigerati test – dice che di un attacco – ma più probabilmente anche di pensanti sanzioni – non se ne parla. Stati Uniti e Giappone per il momento stanno a guardare, senza far trapelare troppo. L'Onu vorrà dimostrare per una volta di essere una cosa seria e non un solo enorme palazzone di vetro dove si producono cose eclatanti come risoluzioni che non prevedono il disarmo di una parte agguerrita, minacciosa e con le peggiori armi fornite da un altro brigante, all'interno di un conflitto? (vedi Libano) Oppure dobbiamo aspettare che in Corea si facciano un altro bel test atomico – e lo facciano seriamente, non come il falso allarme di stamane – e magari che altri paesi – vedi l'Iran – non solo stiano a guardare soddisfatti ma anzi finanzino la ricerca nucleare coreana al fine di prelevare idee e metodi per il nucleare che si vogliono fare in casa loro? Dal momento che per il regime nordcoreano le sanzioni sono un “atto di guerra” e che, presumibilmente e logicamente, un atto di guerra vero e proprio sarebbe visto allo stesso modo, come si vorrà intervenire? Chiudendo anche l'unico occhio che è rimasto aperto – perché l'altro, va da sé, è stato bonariamente chiuso già da tempo? Certo, se poi vogliamo credere alle cazzate della sinistra pecoreccia di casa nostra, ovvero che se i regimi si stanno dotando di armi nucleari, la colpa è solo degli Usa che fa sentir loro il fiato sul collo – e non, ovviamente, loro che a causa del comportamento si fanno tenere il fiato sul collo – è un'altra storia. Si chiama ideologia, e cattiva per giunta. Ma l'esperienza vuole che non abbia mai risolto nulla.


0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page