[ANSA, 26.12.2006 16:04] ROMA - L'Ambasciatore di Tunisia in Italia, Habib Mansour, ha oggi comunicato alla famiglia Craxi che il Presidente della Repubblica di Tunisia, Zine El Abidine Ben Alì, ha disposto l'intitolazione di una via in ricordo dell'ex Presidente del Consiglio, Bettino Craxi, nella città di Hammamet. Lo ha reso noto il sottosegretario agli esteri Bobo Craxi.
Uno si impigrisce nei giorni di festa – è così per tutti, nessuno escluso. Dunque si alza, mangia, cura gli affetti famigliari, fa la pennica, talvolta esce anche a fare due passi per vedere se si può fare a meno dell'Alkaselzer. Poi torna a casa e, classico dei giorni di festa, si mette a guardare le sue cose. Sta lì ore davanti ai suoi libri, ai suoi dischi. Prende a caso, sfoglia, infila nel lettore – skip, skip – poi si compiace della sua collezione e, immediatamente dopo, si dispiace, perché siamo così, vorremmo sempre di più, siamo narcisi ed ambiziosi. Ci piace mostrare i nostri averi. Poi si mette davanti al computer, sono tre giorni buoni che non legge un giornale – e non solo per gli scioperi – e clicca in cerca di news. Scopre così che a Bettino Craxi verrà dedicata una via ad Hammamet e, immediatamente, fa un sorriso. Gli piace l'idea, e si chiede quali saranno state le reazioni dei politici di casa nostra. C'è quello che, ad esempio, ha passato tutta la vita dentro il Psi e si chiede – giustamente – quando Roma o Milano faranno lo stesso. C'è persino un democristiano che si augura la medesima cosa. I leghisti invece, si sa, sono fatti così, e fanno sapere di non gradire, basterebbe la via ad Hammamet. Poi ce n'è uno che, evidentemente, durante i giorni di festa non si è compiaciuto davanti ai suoi scaffali pieni di bella roba da rimirare, di libri da sfogliare, di dischi da riascoltare. E deve essergli andato di traverso anche il panettone – o il cappone, o l'anatra, o il torroncino. E se ne viene fuori con una frase brutta, orrenda, figlia dei tempi che furono e adatta ad attizzare l'animo qualunquista e a dare una lucidatina alla forca. Frase talmente brutta, che sarebbe bello svegliarsi domani mattina e non avere lì la mazzetta dei giornali da leggere, per non vedere le prime pagine che riportano, fedeli, i suoi ruttini.
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