giovedì, giugno 28, 2007

the dark side of Walter.

Visto che la stampa italiana, oggi, era in assoluta e completa adorazione, non ci resta che fare affidamento sulla stampa straniera per leggere l’altro lato di Walter. Quello che in Italia tutti sembrano aver dimenticato in favore di molti applausi per certe posture innaturali, che consentono di tenere un piede di qua e uno di là. Di andare contro il fondamentalismo e contro il “laicismo esasperante”. Di dire che la “preoccupazione primaria è la precarietà” per far contenti i compagni e poi tributare onore a “Marco Biagi e Massimo D’Antona” per tutti gli altri. Oppure dire – et voilà – che la sicurezza “non è di destra né di sinistra: è un bene di tutti”; ma questa chi gliel’ha suggerita, un lettore di Repubblica?

Il Cav. ha giustamente parlato di un Veltroni che ha fatto “il suo compitino” e nulla più. Ci permettiamo, ché siamo instancabili baciapile, di aggiungere che il compitino, tra le altre cose, sembra quello della barzelletta: mangiucchiato dal cane e consegnato all’insegnate tutto stropicciato.

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