giovedì, febbraio 21, 2008

ho provato Downlovers.it, ed è più no che sì

La rete sembra essere impazzita per Downlovers.it, ovvero il “negozio” - le virgolette sono d'obbligo – di musica digitale che permette di scaricare legalmente brani e dischi senza dover sborsare un solo euro, basta sorbirsi uno spot pubblicitario durante il periodo di download. Finalmente qualcuno sembra avercela fatta, dopo le mezze bufale girate nei giorni scorsi circa Qtrax e soci. Ma funziona davvero? Mantiene quello che promette? Sì e no. Mi spiego: mi sono collegato, ho aperto un account, letto il contratto, scaricato legalmente. Partiamo dai lati positivi: i brani sono ad alta qualità, 192 Kbps di bitrate, un buon passo avanti rispetto a molti altri store del genere. Ma questo, dispiace, è l'unico punto veramente di forza. Per il resto, i brani sono in formato windows media audio, con tutte le limitazioni del caso: qualità inferiore rispetto all'mp3 (non parliamo dell'aac), e se ciò non bastasse sono pure dotati di DRM. Il che vuol dire che li potete leggere solo con Windows Media Player – e, almeno per la prima lettura, una connessione internet che permetta di scaricare la licenza e fare tutte le verifiche del caso. Li potete ascoltare sì infinite volte ma potete metterli solo su 7 dispositivi o computer diversi, e ovviamente non sono compatibili con l'iPod. Ma non è tutto. Anche scaricare un album intero è un'impresa: con la logica del passaggio pubblicitario durante il download, si è costretti a dover scaricare una canzone per volta, senza nemmeno poterle scaricare contemporaneamente. Ad ogni download è associato uno spot pubblicitario, e fino a che il brano non è stato completamente scaricato, non è possibile procedere e scaricarne un altro. Macchinoso, insomma. Ma alla fine si ascoltano i brani? Sì, alla fine si riesce e dal sito, promettono, si possono anche masterizzare su cd-audio. Ovvio, Windows Media Player permette questa opzione. Il fatto è che nel caso dei brani scaricati da Downlovers.it non è poi così ovvio. Serve la versione 11 di Windows Media Player, con quelle precedenti si può solo ascoltare ma al momento di masterizzare si incappa in un errore di licenze. E chi non volesse scaricarsi WMP, perché ad esempio pensa che sia un software tra i peggiori in circolazione, cosa fa, si porta in giro il computer? L'unica opzione, al momento, sembra essere questa (scartata, per ovvie ragioni, l'uscita in analogico e successivo rientro in digitale).

Dunque Downlovers.it sta facendo sì parlare di sé, ma più per la sorta di “evento” che ha rappresentato che per altro: fino ad ora risulta essere troppo restrittivo, e se la maggior parte degli altri store musicali è riuscita a chiudere accordi con le case discografiche e a togliere i maledetti DRM, il fatto che invece DL.it ancora li tenga risulta essere una limitazione di non poco peso. Il direttore generale, Riccardo Usuelli, ha promesso che “dalla prossima settimana avremo anche gli MP3 e raggiungeremo tutto il mercato derivato da iPod”. Che sembra essere cosa buona e giusta: per lo meno si potranno masterizzare i cd in formato audio con iTunes – o almeno si spera – che sarà quel che sarà, ma si scarica sempre molto più volentieri rispetto a Windows Media Player.

Se poi a margine vogliamo fare altre considerazioni, possiamo aggiungere la solita banalità, di cui però troppo spesso il mondo di internet sembra dimenticarsi. Credo che scaricare musica, soprattutto in modo illegale, sia una cosa pessima; mi sono già pronunciato in merito molte volte e non ho voglia di ripetere l'ovvio, la mancanza di rispetto nei confronti dell'artista e tutto il resto. In questo modo, scaricando musica in modo legale senza però versare una lira, ho come l'impressione che si sia aggiunta un'aggravante: se lo faccio in modo “illegale”, in qualche modo sono cosciente di quello che sto facendo e di ciò che comporta. Avere musica gratis in modo legale risulta essere ancora peggio: con il fatto che è lecito, il valore della musica è ulteriormente sminuito, perché si abbassa in modo imbarazzante. Certo, in questo caso l'artista è comunque garantito: grazie agli spot pubblicitari, si vede riconosciuto il giusto compenso. La questione, secondo me, sta proprio nel meccanismo della pubblicità: che il disco che mi sono scaricato gratis e legalmente da Downlovers.it mi sia stato offerto da Europe Assistance e dalle lavatrici Candy – senza nulla togliere ai marchi in questione – mi sembra ridicolo, a maggior ragione per il fatto che quegli spot non solo non li ho visti – ho aperto un'altra scheda nel browser e intanto mi sono fatto gli affari miei – ma anche se lo avessi fatto, mi sarebbero scivolati via senza lasciare tracce. Non mi piace questa idea della musica in qualche modo “patrocinata” da marchi commerciali, senza per altro che l'artista possa decidere a quale santo votarsi, ovvero di quale marchio accettare la sponsorizzazione.

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1 Commenti:

Blogger Unknown ha detto...

Downlovers si è arricchito di una sezione dedicata ai migliori software gratuiti per ascoltare e marterizzare la musica scaricata da downlovers

11:56 AM  

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