mercoledì, luglio 13, 2005

Si contraddicono anche sugli immigrati

Quando la sinistra scende nelle contraddizioni è maestra. In questi giorni ferve il dibattito circa i Cpt, i centri d’accoglimento per gli immigrati. Centri che rappresentano l’unico modo per poter dare una salvezza alle persone disperate che ogni giorno sbarcano – a centinaia – sulle nostre coste. Sì, gli unici posti decenti dove poterli mandare. Certo, non sono delle suite, ci mancherebbe altro, ma nemmeno dei lager come “certi” personaggi vogliono farci credere – ai quali “certi” personaggi il ministro Giorgio Napoletano, sentendo le affermazioni, ha risposto: “In questo modo si insulta la memoria delle vittime naziste”, tanto per raccontarvi un altro controsenso tutto in casa Unione. Ma cosa sta succedendo di preciso? La sinistra radicale, capitanata dal rifondarolo Vendola, vorrebbe chiudere questi posti e lasciare dunque i clandestini allo sbando proprio in un momento delicato come questo, dove bisogna invece tenere traccia di tutti gli arrivi sui nostri lidi, onde evitare di andare ad appesantire il già forte allarme terrorismo spesso legato appunto al problema dell’immigrazione. Nemmeno una proposta è stata per la verità avanzata in sostituzione di questi Cpt: per ora l’unica cosa che vogliono fare è “discutere”. Onestamente si è già discusso troppo di immigrazione, le leggi ci sono e spesso non si rispettano e i centri di accoglienza è meglio che rimangano al loro posto. Sarà cinismo ma, almeno in quei luoghi, l’immigrato ha un tetto e un piatto di minestra. Tutti i giorni e senza maltrattamenti, che i campi di concentramento erano tutt’altra cosa. Ah, ma la contraddizione? Eccola servita: i Cpt sono stati introdotti dal tandem Napoletano-Turco, ministri di sinistra, sotto la guida del governo Prodi. Ora il candidato premier deve tenere unita una coalizione – allo sbando – divisa (e che si contraddice) anche sugli immigrati. Resisterà almeno fino alle primarie, dove l’insidia radicale di Bertinotti si fa sempre più concreta?

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