venerdì, novembre 11, 2005

Celentano è finito.

Celentano è finito, e nessuno se ne dispiace. Finito, basta, andato. Adesso per almeno altri tre-quattro anni non lo vedremo più. Certo, ad ogni Natale tornerà, nei negozi di dischi, per venderci qualcosa. Lo fa regolarmente negli ultimi anni anche se – è doveroso dirlo – con fortune alterne. D’altronde anche lui deve campare, no? Che volete che siano quei tre – dico, tre – capriccetti che si potrà togliere con lo stipendio guadagnato con quattro – dico, quattro – puntate. Ma nessuna divagazione: Celentano è finto ieri sera. Altri 10 milioni di spettatori, trend che si è mantenuto pressoché ottimo – qualche piccolo calo durante la terza puntata, ma è umano (e Celentano, nonostante l’aspetto, sembrerebbe esserlo). Il problema non sono stati gli ascolti – cioè, intendiamoci, non è un problema quantitativo di quanti l’hanno guardato o di quanti (pecoroni) si sono fatti orientare nel voto da Celentano -, il problema semmai è creativo. Trend positivo per gli ascolti, parabola discendente nella qualità. Già poca, pochissima, nella prima puntata; rasentava lo zero nell’ultima. Certo, c’è stato Benigni e il suo – solito, vecchio e ammuffito – show. Ci sono stati Teo Teocoli e la Guzzanti. Hanno cantato Ligabue ed Eros Ramazzotti. Ma al di là di questo, il molleggiato non ha dato nulla. Soliti monologhi, soliti sorrisi “sguenci”, solite ed interminabili pause. E soliti attacchi politici, televisivi, giornalistici e chi più ne ha più ne metta. Da aggiungere poi un fenomeno nazional-popolare che al Brutto non veniva dai tempi della Coppia più bella del mondo in coppia – appunto, ché da solo ne fa solo mezza alla settimana – con Claudia Mori: il tormentone “rock-lento”. Se dunque come sembra opportuno bisogna dare un giudizio basandosi su una delle voci di questo binomio, concludiamo – e, attenti, nulla di nuovo: cose già dette – con un bel “Celentano è stato lento, lentissimo”. Ma è stato. Ed ora fortunatamente non è più. Alla prossima vomitata.

6 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Finalmente .. ora si può tornare alla Lecciso ed Al Bano .. quelli si che sono spettacoli che innalzano il livello culturale del paese

8:31 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con un'altra vista... MA QUANTO VE LA MENATE PER 4 PUNTATE DI CELENTANO...adesso potete rilassarvi...AVETE DAVANTI UN ANNO DI REALITY SHOW, PACCHI CON PUPO E BRUNO VESPA! TIRATE UN SOSPIRO DI SOLIEVO...in TV al momento non c'è altra gente che ha il coraggio di raccontare verità scomode!

W ADRIANO,SARA' BANALE, MA ALMENO NON SI PROSTITUISCE PER QUESTO REGIME!

12:29 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ah dimenticavo...io me ne dispiaccio che sia finito e anche tanto...Se guardo la pochezza e la "prostituzione" che c'è oggi in tv... asta nunca

12:32 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Unaltravista: la televisione non è fatta soltanto di spettacoli a livello culturale. E cmq il binomio cultura-celentano è inesistente.

Walter: altrettanto!

Anonimo: sei banale e tremendamente scontato. Chi ha parlato di Reality Show e di Pupo? Nessuno! L'articolo parlava solo ed esclusivamente di quello schifo di Celentano... perché fare paragoni che non c'entrano niente? Perché non hai argomenti per controbattere, semplice :-)
Verità scomode? Quali verità? Ha soltanto detto una raffica di luoghi comuni e insulti: niente di più!
Regime? Parli di regime? SE fossimo sotto un regime certe cose non succederebbero.

Hail & Kill (un saluto che c'entra quanto un "asta nunca"... ma non si scrive mica "hasta"?)

1:35 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

...peccato non l'ho visto, ma sul secondo canale olandese hanno trasmesso un'interessantissimo documentario di tre ore intitolato:
"Il meraviglioso mondo delle galline.", cacchio altro che Celentano......

2:57 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

E pensare che per scrivere le pause di Celentano c'erano 7 autori che hanno lavorato per mesi.
Ciao :)

8:14 PM  

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