sabato, novembre 05, 2005

Perchè la sinistra radicale ha sbagliato a non partecipare alla fiaccolata per Israele

Alla fiaccolata di giovedì sera a Roma, davanti all’ambasciata iraniana in Italia, contro le folli parole del Presidente della Repubblica Islamica d’Iran Ahmadinejad – “Cancellare Israele dalle carte geografiche” – hanno partecipato 15 mila persone. Un successo, tanto che nemmeno Giuliano Ferrara, direttore del Foglio e organizzatore della serata, se l’aspettava, sebbene avesse dichiarato che il tutto avrebbe avuto un senso anche “alla presenza di sole 15 persone”. Successo sia in termini di pubblico che di rappresentanza, questa volta veramente bipartisan, con la presenza di esponenti politici di destra e di sinistra – e nonostante le dovute defezioni dell’ultim’ora di Gianfranco Fini, ministro degli Esteri, di Silvio Berlusconi, premier, e di Romano Prodi, una mortadella dal ruolo non meglio specificato. Bello vedere esponenti dei Ds in piazza al fianco di esponenti di Alleanza Nazionale, tutti con le loro bandiere bianco-celesti con la stella di David e la loro bella fiaccola in mano. Mi rendo conto, certo, che sto facendo un ottimo esercizio di retorica, ma ogni tanto ci vuole pure, no? E allora continuo: bello, bello, bello. Ma non tutto, ovviamente. Perché anche in questa occasione ci sono stati tutti i distinguo del caso, da parte della sinistra radicale italiana. I Comunisti italiani di Cossutta e Rifondazione Comunista di Bertinotti non hanno infatti aderito alla fiaccolata (presenti invece i Verdi di Pecoraro Scanio, nonostante in un primo momento la loro presenza non fosse data per certa, anzi). Evidentemente i residui sovietici che sono rimasti nel nostro paese non hanno provato orrore davanti a quelle parole, ma anzi sotto sotto un po’ ci sguazzavano: insomma, a loro lo Stato d’Israele non è mai stato simpatico. Questa la verità, anche se un’altra ipotesi è possibile: non si dimostrava anche per la Palestina. E a questo punto qualcosa non mi torna: insomma, Ahmadinejad chi ha minacciato, Israele o la Palestina? Vero è che da quelle parti la situazione è tutto tranne che rosea, ma ciò non toglie che se un capo di Paese minaccia la cancellazione di un altro stato, non si può stare con le mani in mano ma anzi bisogna far sentire lo sdegno. Chiaro, no? E invece i comunisti – perché in tal modo si chiamano i loro partiti e in tal modo piace loro essere riconosciuti – niente, la solita ignoranza. Niente manifestazione per lo Stato della Palestina? Niente fiaccolata per Israele! E le parole di Piero Sansonetti, direttore di Liberazione, in prima pagina venerdì 4 novembre sembrano essere abbastanza eloquenti: “Questo non vuol dire che la fiaccolata di ieri fosse illegittima. È stata una prova di forza, in piazza, di uno schieramento politico filoisraeliano – e apertamente ostile al mondo arabo e islamico – che si è rifiutato di porre nella sua piattaforma il diritto, non solo del popolo israeliano, ma anche del popolo palestinese ad avere uno Stato; e in questo modo si è collocato in modo netto e inequivocabile a sostegno di Scarno, della sua politica, del rifiuto di lasciare i territori occupati”. Insomma, per il direttore del quotidiano di Rifondazione, la sinistra non poteva andare in piazza con Giuliano Ferrara perché è uno schifoso, filoisraeliano, razzista nei confronti del mondo islamico e arabo e per giunta filo-americano. Anche se la Palestina, l’Islam, l’America non c’entravano nulla, e il povero Israele si è sentito minacciato di cancellazione. Ma per loro far sentire lo sdegno non si po’. Segno questo che indica una cosa ben più grave: lo sdegno forse non l’hanno proprio provato. Questi non ci fanno. Ci sono, ci sono.

6 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Naturalmente non concordo .. si manifestava contro chi vuole distruggere israele che a sua volta vuone distruggere i palestinesi ... quindi o si manifesta contro chiunque voglia distruggere un popolo o uno stato od allora non si è obiettivi

12:15 PM  
Blogger ordinegenerale ha detto...

Quindi anche tu usi dei distinguo? In poche parole ti andrebbe pure bene se distruggessero Israele perchè, tanto, lui distrugge la Palestina?

andiamo bene...

12:40 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

e se Bertinotti lo si mandasse affanculo per sempre ?!! questa quinta colonna caduta nelle briglie demagociche del cropofago ferrara !!??

uniti si vince ?!? Si ?!
http://sondaggielettorali.it./asp/uploads/immaginidomande/1589_1.jpg

bho !

ai posteri del parolaio rosso-nero(se ci saranno) la fottuta sentenza...

http://lafinediberlusconi.splinder.com

12:54 PM  
Blogger ordinegenerale ha detto...

ah ah ah, uno davvero convinto di Prodi! Complimenti, tutto bene allo stomaco?

degna risposta al degno commento, eh!

1:00 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Io non manifesto a favore di Israele non in quanto anti-semita, o nemico del popolo ebraico (per me le persone possono anche credere in un dio marziano cugino di re Mida che non giudico a partire da ciò), ma in quanto Israele ha praticamente (e continua....) annientato la Palestina. Dunque, che vuol dire essere filo-israeliani?Vuole appunto dire stare dalla parte di uno Stato che sta causando l'insofferenza dell'intero popolo.

Un comunista, non sovietico (dato che il muro di berlino cadde quando ero ancora in tenera età, ndr)

5:13 PM  
Blogger ordinegenerale ha detto...

Caro sonolaico, un paio di precisazioni:

1. Secondo il tuo ragionamento, io sono un criminale perchè filo-israeliano, giusto? Allora cosa dovevo fare, passare per criminale non provando sdegno alle parole del capo d'Iran?

2. Il muro di Berlino è caduto, vero. Ma sovietici si rimane anche senza le barriere architettoniche. Se eri in tenera età all'epoca, perdonami, lo sei tuttora - ma questo non c'entra

3. Per l'amor del Cielo, o del cugino marziano di Re Mida (se preferisci), le 'ndr' non si usano in tal modo!!! Che fai, metti una nota ad una cosa che tu stesso stai scrivendo? Mah, manie da scuola auto-didatta di giornalismo

cordialità

8:03 PM  

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