sabato, marzo 18, 2006

C'è un uomo, uno che è sempre stato considerato un rozzo. Probabilmente non a torto, a patto che la sua rozzezza sia individuata nel modo di fare, nel modo di urlare, nel modo di rapportarsi. Nel modo di essere, non certamente in quello che è. Nella scorza, non nella polpa. Ecco, quella può essere rozzezza, non quell'altra, la profondità, tutto tranne che grezza. Un uomo, dicevamo, che tutti conoscono. In molti lo hanno amato, in tanti snobbato, ma più di tutti sono quelli che si sono fatti sedurre, l'hanno seguito, gli anno fatto l'applauso e poi l'hanno abbandonato. Di appartenenti a questa categoria l'Italia è piena, soprattutto nel mondo politico e giornalistico. Tra il popolo no, il popolo non l'ha abbandonato. Mai. Si è un po' distratto, quello si. D'altronde come dare torto alla massa? Se da un giorno all'altro te lo fanno sparire dallo schermo (magari buttandotelo in un angolo sperduto della televisione privata, quella che alla mattina ha i pantaloni dimagranti e la sera la chat line erotica), te lo toglie dai giornali (vabbè, qui diciamo che il giornale, l'Indipendente, lo fece affondare lui, ma più che lui fu l'editore, Zanussi, ad essere sciagurato affidandoglielo: pensava che ci seguiva Funari in tv lo avrebbe comprato al mattino nelle edicole: si sbagliava, e di grosso), te lo nasconde, tu poi tendi a dimenticartene. Salvo poi farti ritornare subito alla mente le battaglie, le urla, gli slogan, magari anche qualche volgarità – chi non è volgare? L'Italiano stesso è volgare, mi pare scrisse Vittorio Sgarbi in qualche sua articolessa – e insieme ad esse anche un sospiro di sollievo: c'è ancora, bastava cercarlo, e ora che l'hai trovato chi te lo toglie? Mi dilungo, lo so, scusatemi. Dicevamo di questo uomo, immagino abbiate capito di chi sto parlando – d'altronde ci sta pure la bella fotografia. Anche io l'ho perso, e poi l'ho ritrovato. Prima in qualche intervista televisiva, ora da un paio di giorni su un canale di cui sopra – anche se forse con meno dimapant e meno chat line erotiche rispetto a certi altri. Ora l'ho ritrovato, mi sono divertito e quasi re-innamorato. Non che sia d'accordo in toto con quello che dice. Mi piace il modo, non fa complimenti. Pochi giri di parole, tanta schiettezza e tanta sincerità. Ancora dalla parte del mondo popolare, lui, che si è definito un “pentito del centro-destra e deluso dal centrosinistra”e che ha come motto tra i più famosi “Voglio rimanere sempre libero. Voglio sempre stare dalla parte della gente”. Ora come allora un anarchico. Con qualche simpatia – chi non le ha? - ma pur sempre un anarchico. A cui va tutto il mio apprezzamento, per quello che può contare.


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