l'epidemia cubana che il regime nasconde
Cuba pare essere colpita da una forte epidemia, il dengue, una malattia del sangue conosciuta anche come “febbre spacca-ossa” che nella forma più grave, quella emorragica, ha un tasso di morte elevato. Ovviamente tutto ciò non lo verrete mai a sapere dalla stampa di regime perché questo non solo ha imposto il top-secret ma ha anche promesso “severe punizioni” nei confronti di chi si dovesse lasciare scappare qualche indiscrezione. Il fatto è che ormai – soprattutto sul web e soprattutto da parte dei dissidenti – le voci iniziano a circolare, sebbene nessuno riesca a quantificare – in morti – le vittime. L'Organizzazione Mondiale della Sanità non sa che pesci prendere, non avendo a disposizione alcuna cifra ufficiale e temendo che questo silenzio nasconda dietro di sé un numero di morti superiore alle previsioni. Yolanda Ramirez, una giornalista messicana appena rientrata da Cuba spiega che “in una sola provincia i morti potrebbero essere 270, molti tra i quali bambini”. L'unica cosa certa per ora è che ogni notte aerei spargono insetticida sull'isola nel tentativo di sterminare la zanzara che trasmette il male, mentre gli ospedali dell'Havana sono stracolmi di gente malata nel sangue. Ma il Regime – chi se no? - la butta sul guerriero: il leader sindacale Pedro Ross Leal paragona la guerra contro l'insetto a quella “contro l'imperialismo fascista di Bush”. Almeno dal sito dell'International Society for Infectious Diseases avvertono di rimandare le vacanze nell'isola di quella testa di Castro di Fidel – o Raul?
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