un paio di cose sul paio di piazze
Per quel poco che ho visto, non posso dire granché. Piazza San Giovanni era stracolma, al contrario di Piazza Navona che era sì piena, ma che soccombeva sotto i numeri del Family Day – 1 milione e mezzo di persone e anche se lo dice Pezzotta che è pur sempre un sindacalista e forse la questura dirà un po' di meno, comunque è una cifra impressionante. E per quel poco che posso dire, ecco, per quelle due considerazioni che potrei fare, leggete quanto segue. Al Family Day se la sono cantata e se la sono suonata, così come a Piazza Navona, e fin qui dunque nessuna differenza, ciascuno tira l'acqua al proprio mulino, e le manifestazioni sono quegli avvenimenti che per forza di cose se la cantano e se la suonano. Non potrebbe essere altrimenti. Ma Piazza San Giovanni se l'è cantata e suonata senza le bandiere di partito. Certo, presenti molti leader politici che potrebbero portare qualcuno ad indicare in un mero interesse di Palazzo l'intero scopo della manifestazione. Ma a Piazza Navona si vedevano solo bandiere politiche, o di associazioni legate ai partiti politici molto più di quanto lo possano essere – ad esempio – le Acli.
Poi, a Piazza San Giovanni c'erano sorrisi, c'era clima di festa – o almeno questo è quello che è trapelato dalla televisione, con Sky che faceva la spola tra le due piazze. Alla manifestazione di “Coraggio Laico” il clima di festa era un po' nascosto, e sinceramente sembrava prevalere un certo qual rancore, una voglia di farsi sentire non del tutto positiva, sicuramente dettata dalla contemporaneità delle due manifestazioni e quindi anche un po' voluta, dal momento che vanno bene gli anniversari, i trentennali e i discorsi di Pannella previsti per le dieci di sera proprio come quella volta là. Ma l'impressione è stata quella di un raduno tra politicanti, di un corteo tirato in piedi alla bene e meglio con l'unico scopo dichiarato di rompere le palle a Piazza San Giovanni – e qui mi chiedo: se fosse successo il contrario? Impressionante inoltre la solita parata di personaggi più o meno famosi e più o meno popular – che Pezzotta e la Roccella mica lo saranno, suvvia - in Piazza Navona, tipico di quelle idee che trovano facilmente gli sponsor ma non gli acquirenti.
Ma la vera differenza tra le due manifestazioni, ciò che ha distinto il Family Day dal “Coraggio Laico”, per quanto mi riguarda, è stata una cosa sola. Orrenda. Brutta e tuttavia facilmente prevedibile. Anzi due: Cecchi Paone, il presentatore della manifestazione laica, che dopo aver passato una vita con il centrodestra leccava di brutto la sinistra e – cosa ancora peggiore – quell'aizzare la folla a colpi di “qui ci si diverte, nell'altra piazza ci sono solo fascisti e clericali”. Quale squallore per manifestare tutto il proprio essere stizziti dai numeri – e dal seguito - che parlano da soli?
1 Commenti:
-"1 milione e mezzo di persone e anche se lo dice Pezzotta che è pur sempre un sindacalista e forse la questura dirà un po' di meno"... la questura ha detto tra le 200mila e le 250mila presenze, peccato che in tv nessuno lo dica e credano tutti a pezzotta (che è un ex-sindacalista)); chi l'ha sparata grossa?.
-"presenti molti leader politici che potrebbero portare qualcuno ad indicare in un mero interesse di Palazzo l'intero scopo della manifestazione"... che cattivo pensiero, lo sanno tutti che berlusconi è attaccatissimo alla/e sua/e famiglia/e
-"Poi, a Piazza San Giovanni c'erano sorrisi, c'era clima di festa – o almeno questo è quello che è trapelato dalla televisione"... non ti preoccupare, c'erano anche le offese ai 'laici talebani' e alla bindy
-"Alla manifestazione di “Coraggio Laico” il clima di festa era un po' nascosto, e sinceramente sembrava prevalere un certo qual rancore"... io la chiamo paura delle discriminazioni
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