venerdì, settembre 28, 2007

cambi di guardia e incroci nell'informazione di centrodestra.

L'affare si ingrossa e si incrocia sempre di più.

E la fusione di cui si parla molto tra Il Giornale e Libero di Vittorio Feltri per creare un grande giornale di centro-destra? «È un'idea affascinante ma fantasiosa», taglia corto Favari (amministratore delegato de Il Giornale – ndOrdineGenerale). Sulla stessa linea lo stesso Feltri che dell'operazione dovrebbe essere l'uomo chiave. «Se ci fosse qualcosa di vero credo mi avrebbero avvisato. Mi sembra strano che i miei editori, gli Angelucci, non abbiano detto niente: sono vecchio ma non fuso». Inoltre – dice Feltri – l'integrazione tra i due giornali «sarebbe tecnicamente molto difficile» e sarebbe quasi un passo indietro «se consideriamo come abbiamo fatto crescere Libero in questi anni». Il Giornale resta un concorrente per Feltri, «ora ancora più temibile con l'arrivo di Mario Giordano alla direzione: l'avevo assunto io al Giornale, porterà vivacità». E la scelta di Belpietro e Mulè per Panorama e Studio Aperto? «È tutta politica, in vista delle prossime elezioni – attacca Feltri–. Silvio Berlusconi tiene molto alla tv: Mulé è più controllabile di Giordano. E anche Belpietro in dieci anni si è dimostrato, come dire, fedele agli interessi di Berlusconi».

L.V., Il Sole 24 Ore, 28.09.2007

E intanto a Panorama sono preoccupati per l'arrivo di Belpietro:

L’Assemblea dei giornalisti di Panorama, riunita il 28 settembre 2007, valuta con forte preoccupazione il repentino cambio della direzione della testata, in assenza di comunicazioni concrete dell’Azienda sul reale andamento diffusionale. In attesa dell’insediamento del nuovo direttore Maurizio Belpietro e della presentazione del suo piano editoriale, esprime profonda inquietudine per la scelta di una direzione molto caratterizzata politicamente e chiede garanzie esaustive sul rispetto di alcuni principi irrinunciabili che sono stati il fondamento della testata:

- la completezza e la correttezza dell’informazione
- l’autonomia e la vocazione liberale della testata
- la valorizzazione del grande patrimonio di professionalità interne
- il rispetto delle norme deontologiche.

L’Assemblea ribadisce altresì la necessità di sviluppare quelle che fin dalla fondazione sono state le linee caratterizzanti di Panorama:

- la valorizzazione del giornalismo di inchiesta
- la capacità di offrire una lettura della realtà in chiave laica e pluralista
- lo sforzo di indicare temi prioritari da sottoporre all’attenzione del Paese.

L’Assemblea di redazione esprime all’azienda e alla direzione forte preoccupazione per le conseguenze che potrebbero derivare, in termini di autorevolezza e diffusione, da un eventuale mancato rispetto dei principi e delle priorità sopra elencati.

I fiduciari di Panorama, via Dagospia.

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