Prodi-Bonomelli che dura perchè fa e non fa perchè dura.
«Io faccio. Io duro perchè faccio. Non è che faccio perchè duro. Altrimenti sarei già caduto mille volte». Secco e contorto allo stesso tempo, questo l’ultimo commento del Presidente del Consiglio Romano Prodi circa il suo tirare a campare. Che, a questo punto sia chiaro a tutti, è una stupida e infondata insinuazione della stragrande maggioranza del popolo italiano, e per tacere della stragrande maggioranza di quelli che stanno al governo con lui. Lui dura perché fa, e non viceversa. E allora io – che mi pregio di essere parte della stragrande maggioranza di cui sopra – non ci ho capito un cazzo di niente di quella sua frase buttata in pasto ai cronisti, che a loro volta la rigireranno agli italiani, i quali ultimi della filiera la terranno in mente il tempo giusto per considerarla la cazzata che è, un paio di secondi. Finito questo enorme e importantissimo discorso alla Nazione, ennesima pataccata assurda e ridicola di un Premier disperato, Prodi ha augurato al popolo italiano “serenità”. Un Presidente del Consiglio – Bonomelli che dispensa serenità e tranquillità perché ha capito – unica mossa in cui non si scorge un briciolo di stupidità – che gli italiani, quando lo guardano in televisione, lo leggono sui giornali o semplicemente si rendono conto che sta ancora lì seduto con quell’espressione-incrocio tra un bassotto obeso e un parroco scaglionato, si incazzano. Altro che serenità.
PS – non si offenda
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