«In un mondo dove tutto (scienza, consapevolezza, informazione eccetera) spinge a fare le cose giuste, concedersi degli errori resta l’unico modo per esercitare la propria libertà di scelta. È puerile, ma almeno si ha la percezione di aver preso una decisione, ancora più libera proprio perché sbagliata. Fumare è un vizio, a me piace per questo. I vizi (e le passioni) sono l’unico modo che ci resta per coltivare il nostro romanticismo. Che poi non è regalare fiori alla fidanzata o avere gli occhi languidi, ma ritenere l’idea di libertà come fondamentale esigenza dell’individuo. Per questo è romantico (e molto più divertente) fare scelte sbagliate, faticose da sostenere. Per questo ai nostri errori ci affezioniamo come fossero figli. Quindi se la razionalità impera e tutti fanno la cosa giusta, a noi non resta che fare ogni tanto quella sbagliata, senza rimpianti. Se invece verremo obbligati a fare sempre e solo la scelta più corretta, sarà l’inizio del peggio in assoluto: la dittatura del ragionevole.»
mercoledì, maggio 14, 2008
Giordano Bruno Guerri, l’Indipendente – 09.01.2005, pag.1
2 Commenti:
E' confortante leggere Guerri...fumo una dozzina di sigarette al giorno :)
Lucetta.
io di più ;)
saluti
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