sabato, maggio 03, 2008

se il vecchio rocker vuole risparmiare qualche soldino...

In questi giorni sono usciti due dischi di due tra le più celebri hard rock band degli anni ’80: Whitesnake e Def Leppard. Inutile dirvi i titoli dei due dischi, perché non è di questo che vi voglio parlare. Anzi no, forse è proprio di questo: potrei descrivervi uno a caso dei due dischi in questione, senza dirvi ovviamente di quale sto parlando, e poi incantarvi su quali sono le differenze tra i due titoli. Perché, e c’è poca ironia, è l’unico punto in cui i due dischi sono differenti l’uno dall’altro, e ciascuno da uno qualunque dei dischi vecchi che hanno condotte le band al successo quando va bene una ventina abbondante di anni fa. Cercate di seguirmi: i dischi in questione, quello dei Whitesnake e quello dei Def Leppard, non si somigliano musicalmente tra di loro, e forse perché i due gruppi mai si sono sovrapposti nel loro passato: grandi suonatori (almeno agli inizi) di rock-blues i primi, portati ad un pop-metal (“l’incrocio perfetto tra i Duran Duran e l’heavy metal” scrisse una volta Kerrang) i secondi, con tutti i punti di contatto che ovviamente possiedono due gruppi inglesi, consacrati al successo dal suono americano, più o meno in attività contemporaneamente e iscritti dai soliti etichettatori nello stesso sottogenere. Si somigliano però, e qui praticamente sono identici, nell’intento di fondo che li anima: vogliono far presa sui loro vecchi fans, ripetendo sempre gli stessi stilemi, gli stessi giri armonici, gli stessi riff. Si badi bene: non gli stessi marchi di fabbrica, perché imprimere questi non vuol dire ripetersi. No, proprio le stesse vecchie canzoni, quasi che si stesse ascoltando una fotocopia usurata dal tempo di, rispettivamente, 1987 e Pyromania. il che è più che sufficiente per rispolverare, al limite, i dischi appena citati e tenere nel portafoglio i soldi per altro (ad esempio, l’ultimo dei dEus). Ah, dimenticavo la vera differenza con il loro passato: il disco dei Whitesnake si chiama Good To Be Bad, quello dei Def Leppard Songs From The Sparkle Lounge.

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