mercoledì, agosto 31, 2005
“Prima di chiedere l’ennesimo sacrificio ai cittadini italiani, siamo noi politici a dover dare il buon esempio”. Frase ad hoc, utilizzata più volte a mo’ di promessa e (quasi) mai mantenuta, tanto che oramai le cronache o i fondi giornalistici evitano accuratamente di riportarne altre. Bene, perché quest’oggi si fa un’eccezione? Per un motivo semplice: sono talmente ingenuo che questa volta quasi ci credo. La frase è stata pronunciata da Donato Lamorte, segretario e deputato di Alleanza Nazionale il quale, riprendendo una vecchia idea della sua collega di partito e sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone (ma anche la Lega in passato ci aveva provato), rimette sul piatto un questione scottante. La crisi economica c’è, l’euro non dà tregua, il petrolio è alle stelle. Ma soprattutto, le casse dello stato sono sempre più vuote. Ecco dunque l’idea di Lamorte, sostanzialmente espressa in tutto il suo splendore nel virgolettato riportato sopra: prima di spremere ulteriormente i contribuenti – e tanto la spremitura avverrà lo stesso – perché tutti coloro che praticano la vita politica non si tassano lo stipendio del, diciamo, 10%? Idea davvero eccellente, e senza inutili sarcasmi. Come da lui affermato, in modo sacrosanto, è davvero giusto che i politici diano il buon esempio, soprattutto alla luce degli stipendi che (spesso) vengono dati dallo Stato per lavori totalmente inutili. Si calcola che in Italia coloro i quali hanno una fonte di sostentamento da parte dello Stato per la loro vita politica siano su per giù 292 mila, e vanno dal deputato europeo al consigliere di circoscrizione, passano dai consulenti membri di consigli di amministrazione delegati dai politici – chi ha detto il cda della Rai? Bene, prendendo spunto dall’ottimo fondo di Mattias Maniero pubblicato su Libero in data odierna (per chi legge più in là con la data: 31.08.2005), poniamo che lo stipendio medio di un politico sia di 3 mila euro (dove la media è calcolata tra coloro che percepiscono super stipendi e chi, più umilmente, semplici gettoni di partecipazione: in questo modo è comunque auspicabile che il compenso medio sia abbondantemente superiore alla cifra ipotizzata). In un anno fanno 36 mila euro esatti. Bene, moltiplichiamo 36 mila per 292 mila e calcoliamone il 10%: otteniamo la bellezza di 10 miliardi e 500 milioni più ancora qualche nocciolina (la cifra esatta è 10 miliardi e 512 milioni). Insomma, un bel gruzzoletto che potrebbe servire a sopperire almeno in parte alla mancanza di liquidi nelle case dello stato. Ma il calcolo è stato effettuato su una media di 3 mila euro di stipendio mensile: come già scritto qualche riga sopra è altamente ipotizzabile che possa essere il doppio (e che quindi i miliardi che entrerebbero nelle casse dello stato siano 20 e non più 10). Insomma, con questi banali calcoli si capisce perché la proposta che il deputato di Alleanza Nazionale ha intenzione di inserire nella prossima finanziaria non sia da prendere in poca considerazione. Anzi, il contrario. Un buon metodo per fare entrate nelle casse statali andando a tassare coloro i quali percepiscono compensi altissimi per lavori a volte del tutto minimi. Inoltre il 10% non è una percentuale esagerata ma bensì ragionevole e, sinceramente, siamo sicuri che nessuno sentirebbe la mancanza di quella sua parte. Però questo all’atto pratico. Ora bisogna vedere come i signori della politica accoglieranno questa proposta. Loro bravi con il portafoglio dei cittadini ma che, quando c’è di mezzo il loro, scappano via veloci.
2 Commenti:
La proposta è interessante, ma credo sia di difficile attuazione. Dovrebbero tagliarsi lo stipendio gli stessi che se lo sono aumentato. E poi quanti deputati e senatori si prenderebbero la responsabilità di tagliare gli stipendi dei Consiglieri regionali o provinciali o comunali o circoscrizionali del proprio collegio o della propria corrente? Mah... GM
eh eh, tra il dire e il fare...è sempre la solita storia. Per il momento apprezzo una proposta seria ed onesta. Poi si vedrà se la sua possibile attuazione risulterà essere altrettanto seria ed onestà.
Saluti
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