venerdì, dicembre 30, 2005

Ammazzalo cchi è!

Oh, ma Zapatero, il nuovo idolo dei (pseudo) libertari all’amatriciana di casa nostra è proprio un bel tipino. Appena insediato – zac! – via le truppe spagnole dall’Iraq (o forse meglio il contrario: l’attentato ha garantito la sua elezione?). E poi tutti a guardarlo con gli occhioni spalancati, lui sì che se ne intende di libertà, ha pure voluto i pacs e i matrimoni tra gay. Niente di male, già detto e qui mi ripeto. Di male casomai c’è l’additarlo come l’unico paladino del progressismo-liberale-radical-chic, tanto che il nuovo soggetto Radical-Socialista di casa nostra – anche se non si è mica capito molto bene come funziona, a partire da chi comanda e dalle richieste avanzate – il premier spagnolo l’ha persino inserito nel suo slogan “progetto Blair-Fortuna-Zapatero”. Che campione di libertà, di liberalità, di libertinaggio. Che idolo! Vamos en España, todos! Ma prima di fare le valige e correre all’aeroporto, biglietto alla mano, tenete conto di una cosa. Il vostro campione di libertà dal primo gennaio 2006 – tale e quale all’Italia l’anno scorso – non vi farà più fumare nei locali pubblici. Io l’anno scorso mi incazzai. Io, che nemmeno vado in giro a dire che ognuno può fare il cazzo che vuole. E con me sentii il coro unanime dei libertini. Di coloro che osannano Zapatero per i Pacs e condannarono il nostro (ex) ministro della Salute per il divieto di fumo nei locali pubblici. E ora cosa succede? Che anche in Spagna le sigarette si spengono. Capito cari fans dello Zapatero? Almeno gli spagnoli una consolazione ce l’avranno: le case produttrici di fumo (Philip Morris, British American Tabacco, etc..) hanno pensato bene di raggirare l’ostacolo e di abbassare il costo dei pacchetti di sigarette, che in Italia hanno raggiunto ora costi spaventosi. Poi ci sarebbe anche la questione della siesta, liberalmente – perché se c’è di mezzo Zapatero non può che essere faccenda liberale – impedita perché, insomma, il sonno riconglionisce. E anche in Spagna mica si può fare quello che si vuole. Chi glielo dice a Capezzone e Boselli e a tutti i sostenitori del nuovo progetto laico, liberale, radicale e socialista?

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