venerdì, dicembre 23, 2005

Con il centrosinistra finirà il regime democratico, questa volta il Cav. ha pienamente ragione

Divertente. Potrebbe esistere altra parola per descrivere il discorso del Premier Silvio Berlusconi, andato in onda oggi dopo mezzogiorno, durante la conferenza stampa di fine anno? Ma attenzione, perché usando il termine ‘divertente’ si potrebbe cadere in un tranello fin troppo semplice – e per nulla divertente. Si potrebbe dunque pensare che il Cav. non abbia fatto un discorso corretto, almeno per quanto riguarda i contenuti. Certo, lui è sempre il solito giuggiurellone, lo spaccone da bar di periferia, quello che quando entra e ordina il caffé, tutti gli si stringono intorno per ascoltare le ultime prodezze. Gioca sulla simpatia Silvio Berlusconi. E talvolta esagera, tende a sottolineare due, tre, quattro volte lo stesso concetto. Che però risulta giusto. Perché impossibile negare che il 90% della stampa e delle televisioni italiane siano contro di lui – o nel caso dei più autorevoli telegiornali al limite non infanghino la sua figura. Ovvio che alla terza volta che lo ripete già ci si stanca, ma è la verità. Cosi come vera è la diretta conseguenza di questa situazione: magari il contratto con gli italiani non lo ha rispettato al 100% - però sufficientemente da permettergli di candidarsi nuovamente alle prossime politiche – ma gli italiani a causa di questa campagna di disinformazione riguardante il governo non conoscono alla perfezione tutto ciò che di buono ha prodotto questa legislatura – mentre conoscono a memoria, tipo il Padre Nostro, tutto ciò di sbagliato o che non è stato fatto. Non ha ragione quando attacca i giornalisti, rei di essere o troppo schierati o un po’ “birboncelli” (il caso di Mario Prignano di Libero); questo è giusto sia così, la stampa deve essere libera. Ma se passa il tempo ad inciuciare sempre e solo contro il centrodestra evidentemente tanto libera non è. Ma ciò che rimarrà di questo discorso, sono pronto a scommetterci, è l’attacco riservato al quotidiano dei Ds, l’Unità. Silvio Berlusconi tira fuori la copia uscita l’indomani della morte di Stalin, e ne approfitta per attaccare l’inviata del quotidiano che fu di Gramsci, giunta sul punto di poter fare la propria domanda. Apriti cielo. Ma cosa è successo di importante, al di là del tono da barzelletta e del sorriso sempre troppo tirato del Premier? È successo che Berlusconi ha detto la verità: i post-comunisti di oggi sono gli stessi che esaltarono Stalin come l’unico vero uomo di progresso. E che si sono quindi resi complici di milioni di morti. O sono sempre e solo quelli di centrodestra a dover essere nostalgici del Ventennio – mi incarcereranno per quella maiuscola? – e inguaribili fascisti, anche quando non è così? Mi viene in mente una puntata di Ballarò di non so quanto – tanto, poco – tempo fa, quando qualcuno dell’Unione disse a Tremonti che il regime, fortunatamente, stava finendo. E Tremonti, ragionevolmente piccato, gli rispose “Sì, sta finendo il regime democratico”. I cari elettori e i cari politici del centrosinistra sono evidentemente ansiosi di dimostrarci che è così.


(foto: Corriere della Sera)

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