Due o tre paroline sulla questione Bertinotti - Mediaset
È di ieri la notizia che Fausto Bertinotti ha affermato durante la trasmissione di Lucia Annunziata di voler ridimensionare Mediaset “sia per [quanto riguarda] le reti, sia per [quanto riguarda] la pubblicità”. Il caso è stato subito creato, ci mancherebbe, la dichiarazione è di quelle che fanno accapponare la pelle. E ancor di più fa accapponare la pelle quel lumacone di Romano Prodi, che del centrosinistra dovrebbe essere il leader è che invece se n'è stato zitto zitto fino ad oggi, quando ha annunciato a chi gli chiedeva un commento di dare un'occhiata al programma dell'Unione – sarebbe così gentile da fornirci anche la pagina? - perché loro “seguiranno quanto c'è scritto sul programma [...] una serie di dichiarazioni su come dovrebbe funzionare il mercato [delle frequenze televisive]”. È chiaro che una risposta così generica non può che portare a due cose: a) sottoscrivere in modo (mal) celato quanto dichiarato il giorno prima dal neo compagno di merende Bertinotti b) mettere ancor più in luce quale sia il vero intento del centrosinistra: come ha scritto oggi Giordano Bruno Guerri sul Giornale, il loro programma è “governare per togliere”. E la dimostrazione di ciò è palese: stanno cercando in tutti i modi di far abdicare politicamente il Cav. martellandolo sulla sua vita da imprenditore e, insomma, si sta avverando quanto prima delle elezioni era solo un (brutto) presentimento, ovvero impedire a Silvio Berlusconi di far politica o imporgli un anti-liberale aut aut del tipo “o la tua azienda o la politica”.
La cosa è, come già detto, fortemente anti-liberale, e non so quanto potrebbe essere ben accolta dagli italiani. E Prodi prima di permettere ai suoi alleati di fare certe dichiarazioni – e prima di permettersi innanzi agli italiani di far finta di nulla o peggio assecondare questi deliri – dovrebbe tenere conto del fatto che Mediaset, nel bene o nel male, è patrimonio del paese, come per altro affermato da altri esponenti del centrosinistra come Mastella, la Melandri e last but not least anche quel Massimo D'Alema che si è visto depauperato dello scranno di Montecitorio. Impossibile decretarne la fine, impossibile usarla per ricatti di questo tipo. E impossibile toglierle un canale da un momento all'altro e per cattiveria politica, perché la legge che decreta come “ciascuno può possedere al massimo 3 televisioni” esiste ed è peraltro già vecchiotta. E impossibile nemmeno pretendere un regolamento del mercato degli spot pubblicitari semplicemente assecondando la regola dell'interruzione del film (o del programma) sul più bello. Trattasi di televisione commerciale, che di pubblicità ci vive e che quindi in qualche modo deve pur mantenersi, a maggior ragione se vuole offrire uno standard elevato (e su questo standard immagino che molti di voi avranno già pronta l'obiezione: a Mediaset ci sta tanta trash television. Obiezione respinta, cari miei, perché il trash sta anche in casa Rai, anzi, lì dobbiamo pure pagare per vederlo; oppure mi sono ricordato male e l'Isola dei Famosi o Music Farm sono trasmetti dalle reti berlusconiane?).
Se vogliono risolvere la questione degli spot, la risolvano in casa Rai, dal momento che ci tengono a sottolineare che la Rai deve essere organo di stato e quindi “no” alla sua privatizzazione. Perché lì, essendo televisione di tutti i cittadini perché tutti i i cittadini pagano per vederla, il film sì che viene interrotto – una volta alla fine del primo tempo, ora anche due o tre volte a proiezione – e quindi la cosa risulta essere scocciante. In quel caso cerchino di regolamentare, ora che sono al governo, oppure taccino per sempre, ergo tra qualche mese, il tempo di auto-distruggersi come coalizione, non si lamentino del governo di centrodestra che dovrà occuparsi di quello che loro non hanno fatto.
E poi, a chi la racconta giusta il signor Bertinotti? Oddio, a me no di sicuro, dal momento che mica l'ho votato e mai, in nessun modo, ha attirato anche solo per un secondo la mia simpatia. Ma i suoi elettori o per lo meno semplici simpatizzanti, cosa dicono? Cosa pensato di un personaggio che predica enormemente bene e razzola enormemente male? Non parlo nemmeno della villa con piscina in pietra viva che si è appena comprato in Umbria. Quella no, è roba sua, e noi mica lo vogliamo mettere sotto accusa per un capriccetto. No, mi riferisco ai lavoratori che, nel caso una delle reti Mediaset dovesse sparire, rimarrebbero senza lavoro. A quelli non ci pensa nessuno, caro il mio comunista rifondato? Dico, i lavoratori sono buoni solo in campagna elettorale, e se in ottocento – questa è la cifra stimata – dovessero rimanere a casa solamente per un'azione di, ripeto, cattiveria politica, in fondo non c'è nulla di male, vero? Per non parlare poi del modo in cui il Subcomandante Fausto sta impostando la sua esperienza di governo. Semplicemente disgustosa, fatta di ricatti e atta a isolare le forze moderate del centrosinistra, più che mai fondamentali visti i risultati delle elezioni. Si accorgerà il mortadella Prodi di cosa succede a spostare l'asse del suo governo troppo a sinistra. In molti già sono scontenti di come vanno le cose; D'Alema a parte, ci sono personaggi come Mastella e Pannella – due che già litigano tra loro – che minacciano l'appoggio esterno se la situazione non evolve in miglior modo. E si sa quanto questi siano facilmente disposti a – scusate il bisticcio – spostarsi da una parte o dall'altra; e anche solo uno dei due potrebbe essere decisivo per avere i numeri per governare.
8 Commenti:
Sbaglio o è entrato in politica per evitare che le sue "aziende" con 5000 miliardi di debito si dovessero, prima o poi, confrontare nel libero mercato.
Uno che è cresciuto grazie a leggi "tailor made" si abitua male alla competizione "leale" vero?
La "battaglia" per "difendere" gli ottocento lavoratori di RETE4 (che non avrebbe mai chiuso) quante decine di migliaia di lavoratori di settori più importanti ha trascurato?!?!
Ma noi siamo la nazione delle tre I: incompetenti, incapaci e intrallazzatori e per difendere nani e ballerine buttiamo a mare intere aziende e tutto il loro know-how ultradecennale......
Firmato
Lavoratore di azienda chiusa mentre in parlamento ci si scannava su RETE4
PS
C'è la possibilità che ville e barche si comprino con soldi guadagnati LEGALMENTE!!!!
Ha mica presente il concetto?!?
Ma forse la legalità negli ultimi tempi è passata di moda......è così "out" del resto......questo giustizialismo a "senso unico" che noia, che schifo.....
Infatti su "ville e barche" non mi pare di aver detto nulla. Anzi, ho sottolineato il fatto che in questa sede non se ne vuole discutere; del resto io mica auspico l'esproprio della proprietà privata, e se uno si guadagna LEGALMENTE - e guarda che il concetto di legalità mica sta solo a sinistra, cari i miei "antropologicamente-superiori-sempre-e-comunque" - la sua vita, i suoi vizi e i suoi capricci, liberissimo di farlo. Mi tolgo il cappello.
per quanto riguarda il resto: bla, bla, bla. Sta di fatto che quelle di Bertinotti erano dichirazioni deliranti. Contestate non solo da destra, ma anche dall'ultra sinistra (vedi Marco Rizzo, che oggi su non mi ricordo quale giornale della mia quotidiana mazzetta, in un intervista, replicava aspramente a quanto detto da Bertinotti...). Poi se vogliamo far finta che il Cav. sia entrato in politica per salvare le sue aziende, e i nani e le ballerine, e che l'azienda dove lavoravi prima è stata parlamentarmente trascurata perchè si parlava di rete quattro, ecco, se vogliamo parlare di questo, è ora che iniziamo a discutere di cose vere, non di luoghi comuni.
Saluti
Il concetto di LEGALITA' dovrebbe essere ubiquitario (come certi virus) ma qualcuno sembra (sembra) più immune degli altri e alcune (alcune) coalizioni sembrano più autoimmuni di altre.
I luoghi comuni supportati da cifre e catene di "coincidenze" e leggi fatte "giusto in tempo" potrebbero essere promossi per lo meno a dati oggettivi.
Possiamo anche far finta che sia entrato in politica (ops...sceso in campo)a difesa della democrazia e non per fare un uso strumentale della stessa......ma l'opinione di ffusa in ceri ambienti è "che questi mangiano come tutti e non sanno neanche stare a tavola".
Non so esattamente cosa voglia dire,,,,ma non suona bene.
Saluti
Delirio (*)
Saluti
(*) Facciata b del singolo Kobra/Delirio - Donatella Rettore, 1980, MILAN
Può darsi....devo essere stato contagiato dal delirio di onnipotenza di qualcuno di cui non ricordo il nome...
.Bettino.. ...no....Napoleone.....Gesù.....Silvio......
Delirio di onnipotenza che ultimamente sembra aver contagiato soprattutto Bertinotti. Berlusconi saranno due settimane che non lo si sente...
Saluti
Credo che non si punti al vero nocciolo della questione: é possibile che una persona con poteri così elevate nel controllo dei mass media ricopra cariche governative? sicuramente no, troppo pericolo, troppi rischi di manipolazione. Una persona che fa cacciare 3 giornalisti rai, che fa una legge ad hoc per impedire che uno di loro, Santoro, vinta la causa contro la rai possa tornare in tempo utile per disturbare la campagna elettorale, defenestamento di Mentana, Sposini costretto a lasciare perchè non doveva mandare in onda una replica di Fassino a Bondi, Fede che sul tg4 fa un servizio sul premi donatello senza menzionare il vincitore (il caimano) e dal servizio si evince che il maggior numero di donatello è stato vinto dal film che in realtà è arrivato secondo ... Tutti tentativi più o meno riusciti di manipolare l'informazione. Voglio uno Stato democratico non una dittatura creata ad arte sulla disinformazione. Berlusconi scelga, o i suoi organi d'informazione o la politica.
Il vero nocciolo della questione è che non è possibile escluderlo dalla scena politica attaccando le sue televisioni. Non si è mai visto in nessun altro paese - e di casi ce ne sono: sbaglio o Bloomberg è proprietario di giornali e televisioni eppure e il sindaco di NY senza aver rinunciato a nulla?
Saluti
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