Scritto nella loro lingua ma senza la pretesa che capiscano
Ecco cosa gli direi, io, a quei tre-quattro imbecilli che hanno prodotto quell'ignobile video dove un ragazzino affetto dalla sindrome di Down veniva sbeffeggiato nonché malmenato innanzi alla classe scolastica quasi interamente accondiscendente. Gli direi, a quei tre o quattro pezzi di merda, che loro dovrebbero imparare ad avere l'umiltà e l'intelligenza – sì, avete letto bene – di quel ragazzino che hanno trasformato nella vittima delle loro frustrazioni. E poi gli direi, a quei bastardi, che non hanno la giusta dignità per poter vivere su questa terra ed essere circondati di persone che sono pronte ad ascoltarli, che sono pronte a vivere con loro. Infine direi a quei quattro stronzoni che altro non sono, che se pensavano di far colpo su qualche gallinaccia al loro pari che avrebbe dovuto sciogliersi dinnanzi a queste loro vigliacche prodezze – ecco, direi che l'intero universo mondo femminile, al netto delle galline di cui sopra, sta ridendo dei loro ridicoli pisellini che se la giocano – con somma evidenza – con le dimensioni del loro tanto ridicolo cervello.
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