venerdì, aprile 25, 2008

se V Day ha da essere...

A chi sfrutta il 25 aprile per farne una terza festa nazionale – dopo che la prima l'hanno già strumentalizzata i rossi e la seconda fila via liscia per la gente comune e di buon senso; a chi blatera di nuova Resistenza, quando c'è ancora da capire bene come andò la vecchia; a chi prende di mira un'intera categoria con argomentazioni che stanno tra il ridicolo e l'infantile; a chi, prendendo di mira la categoria di prima, invita ai suoi spettacoli un rappresentate della categoria, uno che se fossimo un paese serio “sarebbe ministro della Giustizia” e ringraziamo il cielo di non esserlo un paese serio a quel modo; a chi è così viscidamente ridicolo da pensare di essere un capopopolo quando (forse) capopopolo lo è solo per una massa di persone che si sottostima; a chi pensa che la stampa italiana non sia libera, e non si capisce se ci creda veramente quando dice certe stronzate o ama solo esagerare nella demagogia; a chi sfila in piazza a sentirla, la demagogia; a chi, oggi, mentre passeggiavo con la pupa mi ha chiesto di mettere la firma per togliere il finanziamento pubblico all'editoria, e io gli ho detto che è una stronzata e lui mi ha dato del finanziatore dei servi (ma, come, non siamo tutti finanziatori con il finanziamento pubblico? Solo io lo sono dei servi?) – come è che dice Beppe? - a tutti questi: vaffanculo!

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