lunedì, marzo 23, 2009

Anche io svendo i miei pensieri a qualcuno che li gestisce sul blog

In molti hanno mosso critiche all’edizione italiana di Wired. Anche io, nel mio piccolo, qualcosa l’ho detta, e tutto ciò che ho trovato insopportabile lo potete leggere qui. Il direttore del giornale, alcuni giorni fa, ha fatto pubblicare una lettera sul blog di Massimo Mantellini per cercare di difendersi da alcune di quelle accuse. Senza entrare troppo nel merito, una cosa mi ha colpito più di tutte; tra le accuse, c’era quella dell’eccessiva presenza di pubblicità, sia sulla rivista cartacea, sia sul sito internet di Wired. Riguardo quest’ultimo mezzo, il direttore Riccardo Luna ammette tranquillamente che preferisce «non parlare del sito: è gestito da un’altra società, in un’altra città, in un altro paese, da un’altra redazione e da un altro direttore. A wired.it faccio i migliori auguri e assicuro piena collaborazione ma non tocca a me difenderli da eventuali critiche.».
Scusate, ma che senso ha fare un giornale come Wired e “appaltare” la gestione del sito internet del giornale a gente totalmente indipendente dalla redazione del cartaceo?

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1 Commenti:

Blogger -clicky- ha detto...

Capire tu non puoi / tu chiamale se vuoi / esternalizzazioni ;)

8:04 PM  

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