Come ormai saprete, Andrea Romano ha
mollato l’Einaudi della quale era responsabile della saggistica. Lo ha fatto poiché si è sentito chiamato in causa dal direttore generale Ernesto Franco che,
intervistato da
Repubblica [20.09.2009, p.52], oltre a definire «senza esitazioni» l’Einaudi come «di sinistra», lamentava l’incursione di una certa destra («area teo-con, area
Foglio per intenderci») all’interno della sua casa editrice – cioè, sua in quanto direttore, ma di proprietà del Cav. via Mondadori. Tale incursione è da individuare (anche) nella pubblicazione del libro Cambiare Regime (Einaudi – Gli Struzzi, 2006) di Christian Rocca, uscito nella collana di cui Romano era responsabile. Rocca lo fa subito
notare sul suo blog, unitamente al fatto di dichiararsi – insieme al suo libro (casomai non fosse bastato il sottotitolo «la sinistra e gli ultimi 45 dittatori») – «di sinistra» .
Il Riformista, che è un giornale di sinistra-ma-non-troppo, domenica scorsa fa un
editoriale [01.03.2009, p. 4] sulla questione, indicando come Christian Rocca di destra, poiché scrive sul
Foglio. Il giornale diretto da Antonio Polito fa di più, si concede il lusso di uno sberleffo, forse in restituzione di tutte le volte che sui blog si è insinuato che certi blogger vendano più del Riformista, se si fa un paragone tra il numero dei lettori giornalieri dei primi e quello degli acquirenti del secondo. Si legge infatti nell’editoriale che «se Christian Rocca è di sinistra, Berlusconi è dipietrista»; una frasetta che, c’è da scommetterci, ha mandato più in bestia Rocca che Berlusconi, semmai quest’ultimo l’abbia letta. Rocca – che sulla blogsfera è conosciuto come
Camillo e, sì, pare che venda più del
Riformista –
reagisce piccato e, in virtù del fatto che
Il Riformista l’abbia definito «di destra» perché scrive sul
Foglio (e non per il libro che lui definisce «di sinistra») si mette ad elencare tutti i motivi per cui, in base a questo strampalato sillogismo,
Il Riformista – che conosciamo come di sinistra – dovrebbe essere di destra: due vicedirettori arrivano dal
Foglio, e uno è anche parte dell’ala destra di Comunione e Liberazione; alcuni collaboratori arrivano dal
Foglio; l’editore del
Riformista è la famiglia Angelucci la quale, tra l’altro, oltre ad avere un parlamentare nelle fila del Pdl edita anche
Libero – non pervenuto, infine, il motivo che ha spinto Rocca a dargli anche di «proprietari di cliniche private romane», come se la cosa c’entrasse con la questione, o con l’editoria, o al massimo con la cultura.
Alla conclusione di tutto si segnalano due autorevoli opinioni: Malvino che
parla di «merda che vola» da una parte all’altra, Filippo Facci sul
Giornale che
conclude secco: «se non ve ne frega niente siete di destra».
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