venerdì, settembre 16, 2005

L'imbarazzo delle primare dell'Unione

Il circo delle primarie dell’Unione non mostra cenni di resa, ma anzi continua imperterrito a offrire un grande spettacolo. Dopo aver provato a candidare preti, pretini, e pretuccoli sempre dell’area estrema di Rifondazione, ora i no global sono passati all’attacco con quello che si candida già ad essere come la vera ciliegina sulla torta di questa enorme farsa: il candidato senza volto. Un personaggio, uomo o donna non è dato a sapersi, che nasconde le proprie generalità sotto un passamontagna color arcobaleno (strano…). Tutta questa messa in scena perché non è importante il volto, bensì ciò che viene rappresentato. E un personaggio dal volto coperto rappresenta tutti i “senza diritti” all’interno della società. Dai bambini agli anziani, dagli omossessuali ai precari. Nessuno escluso. Ma che bella pensata. Ma il nostro bell’incappucciato ha anche offerto sprazzi del suo articolatissimo programma in un intervista su La Stampa: i punti cardine sono i disincentivi alla competizione, con in compenso gli incentivi al diritto dell’ozio (!). Poi un salario minimo garantito di almeno mille euro. E fin qui nulla di male, pur essendo pura utopia. Il fatto è che per il neo-candidato alle primarie del centrosinistra il salario minimo deve essere garantito “non necessariamente in cambio di prestazione d’opera”. Insomma, si prendono due milioni delle vecchie lire anche nel qual caso non si abbia voglia di lavorare ma solo di ricorrere al sacrosanto “diritto all’ozio”. Pazzesco, così come pazzesca risulta essere un’altra interessante –e, purtroppo, non inedita – proposta inserita nel “programma”: l’occupazione delle case sfitte. E si, perché se un ricco capitalista sporco di merda ha un capannone vuoto, in attesa di diventare qualcosa, è giusto che delle bravissime persone come loro, che si avvalgono della facoltà di oziare liberamente percependo mille euro di salario minimo, abbiano un tetto sotto il quale organizzare le sassaiole e stonarsi di canne che al confronto la coppia più glamour – e quindi merdosamente capitalista – dell’anno, ovvero Kate Moss e Pete Doherty – risulta essere un duo di angioletti. Capitolo Berlusconi: poteva mancare il Cav. nel mirino del no global passamontagnato? Certo che no, e allora la proposta per il futuro “disoccupato di lusso” è quella di un “contratto di collaborazione a progetto per Berlusconi, in un campo coltivato a marijuana e con tutti i diritti minimi garantiti”. Ora, parliamo seriamente; fino a questo momento il post ha avuto un tono volutamente sarcastico, e magari un tantino esagerato e sboccato – ma i virgolettati sono tratti da La Stampa, non sono mia invenzione. Davvero quelli dell’Unione sono ancora convinti della bonarietà di queste primarie? Ne va di mezzo anche la serietà di chi le ha organizzate pensando di fare un bene per la coalizione, e non credendo di doversi trovare in un mare magnum di idiozie. Con gente che pensa che bastano solamente le firme per potersi candidare ad una competizione elettorale di quel livello. Inizialmente furono ideate per il plebiscito totale di Prodi, poi gradualmente si sono trasformate nel campo di battaglia per il duello Prodi-Bertinotti. Ora sono diventate il tendone di un circo che nemmeno la famiglia Orfei. Non so se mi spiego.

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