Ancora una volta: perchè non se ne va?
Come dei personaggi di sinistra qualsiasi, quelli dell’Udc stanno attaccando Silvio Berlusconi. I motivi sono i soliti e anche uno in più. I soliti: vogliono il proporzionale e poi non lo vogliono più; vogliono le primarie e poi nessuno – tanto meno Casini – sembra disposto a concedergliele. Ed è normale che a questo punto al Maghetto e ai suoi tre scagnozzi – la corrente più piccola di un partito già di per sé piccolo: l’Udc – viene il sangue nero. E così passano all’attacco (il motivo in più delle loro contestazioni): "Berlusconi ha messo in campo l’artiglieria pesante". “Impiega i suoi mezzi di famiglia, tra tutti Il Giornale, per sbugiardarci” questo il succo delle dichiarazioni degli incazzati tra gli ex/post democristiani. Ovviamente niente di tutto ciò è vero: Il Giornale, checché se ne dica, ancora non è diventato una protesi cartacea dei pensatoi di Forza Italia – e in questo c’è decisamente molto Maurizio Belpietro, il direttore del quotidiano fondato da Montanelli. Allora perché accanirsi così tanto: perché su quel giornale sono state pubblicate delle notizie false? E dove stanno, scusate? Mi sembra chiaro – ci sembra chiaro, a tutti noi elettori di centrodestra – che Follini stia facendo di tutto per far sì che qualcuno gli sbatta la porta in faccia – per poi piangere vittimismo. Attacca, attacca. E noi qui a fare cosa? Ancora una volta, via dalle scatole. Ne guadagniamo tutti: noi con una ritrovata serenità, loro con i ritrovati amici di quindici anni fa – o con i figli diretti. Quanto mi sono stancato di ripeterlo, io, nel mio piccolo! Chissà quelli nel loro grande.
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