sabato, ottobre 01, 2005

La prossima sfida della Casa delle Libertà

La prossima sfida della Cdl deve arrivare e completarsi il più presto possibile. E nei giorni scorsi alcuni importanti avvenimenti ne hanno posto le basi. In primo luogo il mutato cambiamento del Presidente della Camera Pierferdinando Casini che in modo galante ha scaricato Follini e le sue idee stupide, folli e banali – dettate da non si sa bene cosa – e si è ri-avvicinato al Cav. Bene, benissimo. Poi il ritrovato rapporto tra Berlusconi e Gianfranco Fini hanno completato l’opera. Infatti tra i due sembra essersi riavvivata la fiamma, e ciò è sicuramente un segnale positivo. In vista di cosa? Delle politiche del 2006, naturalmente. È importante che la Casa delle Libertà in questi ultimi mesi di legislatura si dimostri compatta, smetta di litigare e riconquisti ancora la fiducia dei cittadini italiani. In più con la nuova legge elettorale sperare in una rimonta che porti alla vittoria non è più un’illusione. E nel caso appunto che la cosa si verificasse, quale scenario si aprirebbe? Semplice, un Berlusconi lanciato sempre più verso il Quirinale, al posto di un bollitissimo Carlo Azeglio Ciampi. Sette anni da capo dello Stato, nessuno potrà più toccarlo. E a Gianfranco Fini spetterebbe il risultato più sorprendente: la Presidenza del Consiglio, degna conclusione del tormentato percorso politico che il nostro ha iniziato nel 1994, con la ormai celebre svolta di Fiuggi. Fini ora anche all’interno del suo partito viene riconosciuto ancora come leader, nonostante le forti divisioni interne all’organico. Perché è l’uomo di centrodestra che ispira più fiducia negli italiani – e l’alto indice di gradimento nei sondaggi è lì a testimoniarlo – e perché è riuscito a portare un partito di confine, sempre fuori dal gioco politico vero e proprio (l’Msi), al governo. Ora l’opera dovrebbe completarla cercando di estirpare quelle voglie di camicia nera che troppo ancora si avvertono tra alcuni suoi compagni di partito e proiettare il futuro dell’organico come unico riferimento di una destra moderna in Italia – in questo modo voterei AN ancor più volentieri. Per il resto il quadro si completa da solo, con un Casini al quale verrebbe riconfermata la Presidenza della Camera o al limite il posto che occupa ora Fini alla Farnesina. Tutti questi bei pensieri vengono ovviamente distrutti dai litigi all’interno della coalizione che, ora che sembra ritornata l’unità, sono da evitare come la peste. Un modo? Cacciare Follini, l’unico vero guastafeste. E non sembrerebbe essere difficile, ora che anche Casini lo ha in qualche modo tradito e abbandonato. Che formi pure il suo tanto sognato terzo polo con i suoi vecchi compagni democristiani, ma si allontani per bene, ché già si sente odore di marcio.

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Auspichi l'Apocalisse, l'Armageddon... sono scenari da brivido! :O

Bhikkhu

12:09 PM  
Blogger ordinegenerale ha detto...

Per i sinistri senza dubbio

Saluti

12:25 PM  

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