martedì, ottobre 04, 2005

Quando la manifestazione si trasfomerà in un comizio elettorale

Se anche Valentino Parlato dalle pagine rosso fuoco del manifesto dice che la Finanziaria appena varata da Giulio Tremonti, a tempo di record, è “inesistente”, allora proprio non si capisce perché uno dei motivi della manifestazione indetta dall’Unione per domenica 9 settembre sia proprio questa riforma. Che ci sia dell’altro sotto? Sicuramente. Possa o no piacergli – e fatichiamo a comprendere come ad un vecchio democristiano come lui la cosa possa dare fastidio – il vero problema, la spina nel fianco, di Romano Prodi è la riforma elettorale – che prevede il ritorno del proporzionale – ancora da varare, nonostante è quasi certo che passerà. Già, la manifestazione di domenica 9 può benissimo funzionare da comizio per il partito che il Professore dovrà formare. Perché se si ritorna al metodo proporzionale, Prodi senza partito è segato in partenza. Come già più volte ho avuto modo di scrivere, con chi si candiderà il Nostro? Margherita e Ds non lo vogliono, tanto meno i partiti minori come l’Udeur o l’Italia dei Valori. Una bella “gatta da pelare” per Romano Prodi che, dal carro del vincitore, rischia di finire su quello dell’ignorato, del personaggio fuori da ogni gioco politico nel 2006. Da qui si può passare facilmente alla questione delle primarie: ha ancora senso infatti, per il centrosinistra, andare alla primarie con un sistema di voto di tipo proporzionale? Certo che no. Il Professore deve insomma cercare di darsi da fare in altri modi, per provare a salvare un salvabile che – se al momento ancora non compromesso – crollerà con il passaggio al nuovo (seppur vecchio) sistema di voto, dimostrando così tutta l’instabilità della sua coalizione.
Tra le altre cose Prodi dovrebbe cercare anche di mettere una pezza sui fatti vergognosi che hanno visto protagonisti i suoi “amici”, non ultimo il tentativo di interruzione delle simulazioni di attentati terroristici svolte ieri a Roma. Dove i no global, guidati da quella Simona Panzino “prestanome” del candidato senza volto alle Primarie – ormai del tutto trasformate in un circo – con le loro inutili manifestazioni hanno rovinato un’ottima verifica del sistema di soccorso, nel caso dovessero capitare cose non belle – e che Dio non voglia.
Guardate se mi devo mettere io a dare consigli a Romano Prodi.

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