Giuliana ha perso un'ottima occasione...
Che Giuliana Sgrena – inutile dirvi chi è, tanto lo sappiamo tutti – fosse una persona poco equilibrata era cosa risaputa. Andata in Iraq, rapita, liberata da un sant'uomo che ci ha rimesso anche la pelle. Suppliche al governo italiano quando era in prigionia, calci in culo a Berlusconi e al centrodestra – a suo dire “guerrafondaio”, ma lei ha il copyright del pacifismo – non appena è ritornata in Italia. Un marito – o compagno, che ne so io – che è diventato improvvisamente il suo portavoce, per poi sparire altrettanto improvvisamente non appena qualcuno si è accorto che far parlare lui era, a mo' di Tafazzi, come tirarsi bottigliate sui coglioni. Ora, tutti avrete sentito che Ciampi ha finalmente riconosciuto a Fabrizio Quattrocchi – inutile dirvi chi è anche lui, vero? - una medaglia d'oro. Benissimo, la Sgrena dall'alto di una sua presunta onnipotenza ha detto che no, la medaglia a Quattrocchi non va data, e il motivo di questo rifiuto è sempre lo stesso: Quattrocchi era un mercenario. Vero, Quattrocchi in Iraq ci è andato per soldi. Ma non mi pare che ciò basti a fare di lui un mercenario. E anche concedendo alla sinistra-pacifista – con le spranghe però, come l'altro ieri a Milano, ieri a Genova e presumibilmente domani a Padova – che Quattrocchi fosse davvero un mercenario – concedendo, il che vuol dire che non la penso assolutamente in questo modo – dico: allora è stato più stronzo degli altri? Allora non merita nulla, fa niente se è morto? Allora tu sì che sei un'eroina, perché sei stata prigioniera ma non hai avuto la stessa sfortuna del povero Fabrizio, e sei dunque riuscita a tornare a casetta da Pier tuo, grazie però anche al governo che ha fatto di tutto – di tutto: disgraziatamente ci ha rimesso la vita anche una persona -, compreso l'aver presumibilmente pagato un riscatto a tanti zeri. Tu si che meriti una bella medaglietta, Giuliana Sgrena. Alla stupidità! Perché tu in Iraq non sei andata per soldi? No, al manifesto le corrispondenze dai territori di guerra non le pagano, sono gratuite? O nel malaugurato caso che le pagassero, valgono tanto quanto la “nera” interna, quindi tanto valeva starsene a casa, no? Non ti hanno dato più soldi per andare in quei posti e fare il tuo mestiere, vero? A te come anche ad Enzo Badaloni, giornalista freelance sì, ma per il Diario che si presume glieli pagasse i pezzi. E allora basta con le cazzate, per l'amor di Dio. È giunto il momento della medaglia d'oro al Valor Civile al povero Fabrizio Quattrocchi, che si parli di lui in modo positivo o che si tenga la bocca chiusa. Per rispetto nei suoi confronti e per evitare di fare figure da cioccolataio.
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