martedì, aprile 25, 2006

La Liberazione sarà davvero festa di tutti?

Oggi vedremo se l'anniversario della Liberazione sarà veramente la festa di tutti gli italiani, o solo di una parte – ovviamente quella antropologicamente superiore – di loro. Già Prodi ieri ci ha messo del suo, e figurarsi se non l'avesse fatto. Con una lettera – polpettone sul suo sito web ha prima ricordato l'anniversario, e poi ha aggiunto che l'Italia deve celebrare unita questa ricorrenza, soprattutto in questo periodo, dove si avvicina il referendum sulla Devolution. Come a dire che anche la Liberazione è solo di quelli che la Devolution l'aborrano, perché portatrice di divisioni all'interno del Paese – proprio lui, che non riesce nemmeno a tenere unita la sua coalizione.

Dicevo, vedremo se oggi sarà davvero la festa di tutti gli italiani. Perché allora durante i vari cortei e le varie manifestazioni commemorative dovremo vedere solo bandiere tricolori, mentre ho come l'impressione che probabilmente ce ne saranno tante dell'ex Unione Sovietica, accompagnate da quelle “dall'Ulivo a sinistra”. E, ovviamente, per qualsiasi esponente di centrodestra – quasi come se non fosse italiano – sarà proibito farsi vedere in piazza. Noi la Liberazione non la possiamo festeggiare. Pena i fischi, nella migliore delle ipotesi.

Comunque le immagini che arriveranno nel corso della giornata avranno modo di sbettucciarimi. Dubito, cari miei.


7 Commenti:

Blogger InOpera ha detto...

Come dire che alla liberazione parteciparono tutti quanti o meglio, tutte quante le forze politiche di allora.

Questo rivalutare le scelte di allora per mettere tutti sullo stesso piano. La diversità dove finisce, nelle grandi coalizioni?

PS: vivendo in Germania troppe cose non vi dicono sulla g.k. che funzionano maluccio. Mah si sa, la g.k. fa comodo solo agli onorevoli membri di questo parlamento.

7:19 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

festa anche delle teste rasate di forza nuova e della nipotina del duce?

12:10 AM  
Blogger ordinegenerale ha detto...

Domanda: il centrodestra italiano - che ricordo essere l 50% della popolazione italiana - è composto solo di teste rasate oppure queste ultime sono nemmeno l'1,5% del totale?

saluti

10:26 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Quelle rasate fuori 1,5% del totale, quelle rasate dentro un po' di più.......comunque è vero, una festa che esclude qualcuno non può mai essere tale e non può essere un momento di riconciliazione......gli italiani che osannavano il duce a piazza Venezia non erano una sparuta minoranza e quando hanno deciso di perdonare se stessi(dopo averla pagata cara....) chi siamo noi che non sappiamo cosa sia stata veramente quella guerra per continuare ad emettere sentenze inappellabili.....

10:55 PM  
Blogger ordinegenerale ha detto...

L'anitfascismo è una brutta malattia. Perchè nel momento in cui - per ovvi ed evidenti motivi - ha capito che di lei non c'era più bisogno, ha iniziato a manifestare sintomi strani: fascisti tutti quelli che non la pensano come i sedicenti "antifascisti" - ma con la bandiera di Israele bruciante in mano - e che magari hanno pure un passato di socialisti, liberali, democristiani (brr...).

Brutta, brutta, brutta bestia. Davvero.

Saluti

10:44 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Bisogna convenire che chi ha come motore uno spirito esclusivamente ANTI qualcosa spesso si trasforma nell'ISMO che dice di combattere.
Come dire:"zitto tu che non sei un democratico come me....."

4:26 PM  
Blogger ordinegenerale ha detto...

Sottoscrivo pienamente l'ultimo intervento. Questa sinistra con lo "zitto tu che non sei democratico come me" ci tira avanti da una decina d'anni. Lo ha dimostrato anche Rutelli proprio il giorno del 25 aprile, quando "invitava" il Cav. a starsene zitto.

Saluti

8:04 PM  

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