siccome siamo blogger, e anche un po' volgari, diciamolo chiaramente: stia fuori dalle palle
Potremmo dirlo con i paroloni dei professori, di quelli che padroneggiano la materia in modo esemplare. Oppure con il piglio degli opinionisti, con le mazzate sotto la cintola celate però dalle belle e sottili parole – beati loro. Potremmo chiacchierarne come al bar dello sport, dove la materia seppur sconosciuta è sputtanata – tra un cornetto e un cappuccino – in modo esemplare davanti alla clientela che, divisa tra chi ride e chi piange, cerca in qualche modo di iniziare la giornata. Ma siccome siamo blogger, e anche un po' rozzi e volgari, e forse ci piacerebbe usare le belle parole o padroneggiare l'argomento come al Wall Street Journal ma non siamo capaci proprio per niente, allora lo diciamo a modo nostro: il modo in cui Prodi si è intromesso nella faccenda di Telecom è da far accapponare la pelle. Di più ancora, presenta mire da bieco governo statalista sovietico. Ancora il nostro ha pure pigliato per il culo l'Italia perché non solo ha infilato il naso in un'azienda privata, progettando – lui o il suo consigliere di fiducia, fa differenza? - un assetto a lui amico (neanche Telecom fosse la Rai), ma anche perché ha fatto finta di non saperne niente prima e di sapere qualcosa poi, e nessuno ancora ha capito se sa o non sa, solamente diciamo che non è suo diritto dover sapere. Noi che ne parliamo non ci facciamo i fatti di Tronchetti Provera, di chi si comprerà Tim – a proposito: il fatto che possa essere uno straniero indica un problema? Per le persone dotate di buon senso no – e di tutte le altre cosucce belle che un'azienda privata e quotata in borsa può permettersi di fare senza rendere conto a nessuno se non a se stessa. Qui stiamo solo dicendo che Prodi dovrebbe starsene fuori dai coglioni da certe faccende che non gli riguardano, e di evitare di far dire ai suoi cazzate enormi del tipo: “Prodi è il più grande liberista che ci sia in Italia” (trovate la dichiarazione di Rovati qui), perché altrimenti girano. E girano, e girano. L'avevo detto che noi siamo blogger, e anche un po' volgari.
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