Un disco alla settimana - 5
“se mi sbaglio è perché in quella decade saranno usciti miliardi di dischi e ascoltarli tutti è oggettivamente impossibile, al limite dell'umano. Detto ciò, Perfect Strangers è il miglior disco degli anni '80”. Questo il testo di un messaggio che il sottoscritto ha mandato ad un suo amico, deeppurpleologo, dopo aver riascoltato Perfect Strangers a distanza di anni. Frutto della reunion del 1984 con la formazione classica (mark II), quella di Smoke on the water e highway star per intenderci, l'album è un piccolo capolavoro dall'inizio alla fine. Le canzoni hanno meno variazioni, meno assoli, meno sviolinate, tutta roba che rese celebre i Purple negli anni '70 ma che nella decade successiva sarebbe risultata già troppo anacronistica – salvo poi essere rivalutata ai giorni nostri, quando la pochezza musicale è tanto disarmante quanto alto il tentativo di copiare certi gruppi. Le canzoni quindi ne hanno guadagnato in paraculaggine, certo, ma nell'accezione più positiva del termine. Scorrono via che è un piacere ma lasciano anche una traccia importante: il ritornello è accattivante ma mai banale – come pochissime volte, del resto, i Deep Purple lo sono stati – e in alcune canzoni (penso alla title track o a hungry daze) c'è un non so che di orchestrale negli arrangiamenti che solamente dei geni potevano eseguire, i pivellini qualunque non ce la farebbero mai. La goduria maggiore, va da sé, è cercare su Ebay una copia in vinile, perché i Deep Purple del 1984 sono ancora troppo datati per essere ascoltati solo su cd (e fate la prova: la resa sonora del vinile vi farà sentire cose che nel cd ignoravate, e ve lo dice uno che non ha assolutamente il culto dell'LP) e Perfect Strangers è sicuramente uno di quei piccoli capolavori che meritano di essere posseduti in duplice copia.
Lo trovate tranquillamente su Amazon UK in edizione rimasterizzata e nell'iTunes Music Store di Apple.
Un disco alla settimana old issues
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page