sabato, ottobre 28, 2006

Capitelo

Ieri sera, nel mio paesello, sono comparsi i famigerati manifesti di Rifondazione Comunista, quelli di “Anche i Ricchi Piangano”. Stamane esco dall'edicola e incontro un amico. So della sua frequentazione attiva in Rc e lui, capendo tutto, mi si avvicina con sorriso sornione. Lo saluto – l'educazione prima di tutto – poi inizio: vergogna! Fa finta di niente, sulle prime. Allora rincaro: fate proprio schifo, diglielo pure ai tuoi capi. Ma lui, in evidente imbarazzo, non capisce. Allora cerco di aumentare ulteriormente la dose, con però la tecnica dello zuccherino: visto cosa succede pensavo che foste i più seri a livello politico qui in paese, invece siete tali e quali a quelli che odiate, e poi andate in giro con la Mercedes e il Rolex – facendo chiaro riferimento alla sua condizione da ossimoro vivente: macchinone e orologione, tessera di Rifondazione in tasca. Lui tergiversa, farfuglia qualcosa, cerca di portare il discorso su qualcosa di più amichevole. Io concludo: siete pure imbecilli! Li avete tolti da Roma perché vi siete vergognati – oltre ad aver messo in imbarazzo i vostri alleati – e li mettete qui, in provincia? Ci siamo salutati, come sempre. Tanto io lo so benissimo che lui non crede minimamente in ciò che i suoi compagni dicono e fanno. E lui sa che io so. Solamente che – capitelo – è un politico. Gli serve la tessera.


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