giovedì, novembre 23, 2006

Deraglia un treno, si ferma l'Italia - e l'Alta Velocità può attendere

Il fatto accaduto ieri sulla linea ferroviaria Milano-Bologna all'altezza di Secugnago, nel lodigiano, ha del comico e del grottesco, se non fosse che ridendo si mancherebbe di rispetto a tutte quelle persone che dall'incidente si sono viste recare solamente disagi. È successo che un treno merci che stava trasportando trucioli di legno è deragliato, fortunatamente senza danni fisici nelle persone che stavano alla guida del convoglio, ma con enorme dispersione del carico. Il risultato è stato il blocco totale della linea ferroviaria per buona parte della giornata, una situazione imbarazzante e che certo non fa onore all'Italia. Ma oltre al danno, anche la beffa: a distanza di poco, infatti, tutto è pronto per il passaggio di treni ad Alta Velocità e ad Alta Capacità. Che non solo andrebbero a dare una mano alle due rotaie due che devono occuparsi di far transitare qualsiasi tipo di treno lungo l'asse che collega due città importanti come Milano e Bologna, ma potrebbero essere utilizzate anche per il trasporto delle merci. Che il governo pensi dunque alla gravità del ritardo nell'avviamento di questo tipo di infrastruttura, ritardo che è stato accumulato grazie a certi pesanti fardelli che, pur di vincere, l'Unione si è portata appresso e che hanno cavalcato nel modo più strumentale possibile una protesta assurda e paradossale. E che ora ci fa rimanere a piedi.


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