sapessi come è strano, leggere La Stampa a Milano
Leggere La Stampa è divento impossibile, pare di leggere Repubblica. Eppure per chi, come me, trova insopportabile dover immergersi nel Corriere degli editori, è una sensazione davvero spiacevole. Per dire, stamane era il culmine dell'adorazione prodiana e il totale dimenticarsi che in Italia esiste anche un'opposizione la quale, cifre alla mano, è ormai maggioranza elettorale. E invece no: 9 pagine 9 su quanto è andata bene la manifestazione di Vicenza, con il contraddittorio relegato in un piccolo box a pag. 3 e una Barbara Spinelli ancor più impossibile da seguire tanto era partita per parlare della manifestazione finendo invece per fare uno screening dei terrorismi europei. Ma Giulio Anselmi non si incazza mai per i frequenti “fuori tema” della nostra? Oppure fa comodo avere una rappresentante, seppur in senso lato, del Governo in redazione? E, soprattutto, quando lo mandano a dirigere il Corriere, così almeno posso riprendere in mano un giornale decente e non una copia – grafica e non – di Repubblica? Anche perché, se tanto mi dà tanto, compro quest'ultima: ha una vagonata di pagine in più e la parte culturale non è così sterile.
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