sabato, marzo 03, 2007

Sanremo - 4

Non pensiate che qui si sia vista anche solo un piccolo pezzo della finale giovani del Festival di Sanremo. E non tanto per i giovani, o per le loro canzoni, o per le loro illusioni di poter fare qualcosa dopo aver mostrato le chiappe nella vetrina ligure. No, il motivo è un altro ed è anche tanto semplice: odore di presa per il culo, sentore di immagine del pubblico molto più stupida di quella che poi si rivela. Voglio dire, farcire dei perfetti sconosciuti – che tali rimarranno a partire da stamane – con nomi illustri della musica italiana è un'offesa all'intelligenza del telespettatore. La Nannini e Battiato non possono essere trattati da superospiti, perché gente come loro a Sanremo dovrebbe andarci per concorrere. Troppo facile per loro arrivare e fare lo spettacolo extra-concorso. Troppo facile per i dirigenti Rai chiamare loro anziché una superstar mondiale: costano meno e al pubblico nostrano significano di più; ma una volta al Festival ci andavano i Beatles, i Queen, i Led Zeppelin e Madonna – quest'anno giusto Norah Jones si è salvata.
Mi dicono che a vincere sia stato un giovane cantautore romano, tale Fabrizio Moro, con la canzone “Pensa”, un rap contro la mafia. Bene dunque ho fatto a stare lontano dalla televisione, ché tutta questa sindrome da Saviano, indignazione messa splendidamente in mostra e alla quale non succede però mai nulla di veramente concreto, è più nauseante di un'influenza gastro-intestinale. Seppur nel lodevole e ammirevole e fantastico voler dedicare il pezzo a Falcone e Borsellino.
Per parlare di qualcosa che fa notizia, tra ieri e ieri l'altro, accaduto a Sanremo dobbiamo tirar fuori ancora la (finta) storia delle 500 rose recapitate a Michelle. Pare siano firmate da “A.C.” e, non si sa bene perché, il pensiero è corso subito ad Antonio Cassano: forse per quella relazione mentale che vuole la valletta corteggiata sempre e solo da un calciatore e mai, chessò, da un uomo di cultura - colpa del perbenismo coatto all'italiana che porta a ragionare sempre e solo per luoghi comuni. A questa storia non vogliamo credere, per più di un motivo. Per prima cosa, Michelle deve essere meglio accompagnata. E poi, la mamma di Cassano tutta un “mi piace credere che sia stato mio figlio”, già pronta a preparare il corredo da dare al giovane sposo per la sua bella svizzera, è scena tipicamente italiana ma anche tipicamente triste.
Questa sera la finalona: il toto scommesse dà molto quotati Cristicchi e Al Bano. Speriamo per il primo e, nel frattempo, festeggiamo il fatto che gli Zero Assoluto siano spariti dall'elenco dei più quotati dai bookmakers.


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