Il pesce d’aprile dovrebbe essere nascosto. Bisognerebbe accorgersene in ritardo e fare un po’ la figura dei fessi. Insomma, deve funzionare. Il
Guardian negli scorsi anni aveva prodotto risultati interessanti: il reportage sullo stato di Sans Serif (la cui capitale era Bodoni) è rimasto negli annali perché molti inglesi presero d'assalto le agenzie di viaggi per prenotare una vacanza in quel luogo inesistente. Quest’anno, aimé, ha bucato di brutto con la
notizia che sarà il primo quotidiano al mondo a essere pubblicato esclusivamente via Twitter. Che tristezza, invece, quelli di
Wired.it, i quali hanno
ripreso la notizia non si capisce se per riciclare il pesce d’aprile – ma come, loro che dichiarano e predicano l’iperconnettività non sanno che con il web si possono leggere i quotidiani stranieri? – o se per rilanciare una notizia recepita come buona.
Il Foglio, invece, ha preparato un pesce d’aprile con i fiocchi. Mirato non ha prendersi gioco dell’utente e basta, ma facendolo in qualche modo guadagnare seppur marchiandolo simpaticamente. Non ho ancora provato, perché temo il grande scherzo, ma starebbero
regalando abbonamenti on-line per due mesi, a patto che ci si iscriva alla lista degli Amici di Gianfranco Fini.
Etichette: pesce d'aprile
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