Marcello Veneziani le canta, oh se le canta!
Marcello Veneziani il sabato tiene una rubrica sull’Indipendente dal nome “In piedi e seduti”. Oh, quella di oggi è uno spettacolo. Dopo che per tutta la settimana lui e Guzzanti – Paolo, vicedirettore del Giornale – si sono pizzicati, oggi l’intellettuale di AN ha sparato forte. Non diamogli tutti i torti, ha perfettamente ragione quando dice che ora come ora la cultura di destra in Italia ce l’hanno in mano tutti tranne coloro che vengono da destra. E non biasimiamolo nemmeno se dice che gli ex “sinistri” hanno sì cambiato opinione, ma qualche vizietto – uno su tutti: se non sei come me sei uno schifo. Che nei tempi moderni si traduce in: io faccio la cultura di destra, ma sono di sinistra e tu rimani uno sporco fascista - se lo portano ancora dietro dai vecchi tempi. Ecco dunque la trasposizione integrale dell’articolo:
PER FAR LA VERA DESTRA in Italia bisogna non essere di destra. Fallaci, Pera e Ferrara docet.
PER ESSERE opinion leader di destra accreditati bisogna avere tre requisiti: essere atei, amare l’America più della propria patria, provenire da sinistra.
IN BASE A TALI CANONI a destra è di rigore il meticciato intellettuale.
SI ACCEDE AL CONCORSO per manovali e aiutanti di campo della nuova destra politico-culturale-editoriale con dichiarazione regolarmente rilasciata dai suddetti meticci e relativo permesso di soggiorno.
PER AMMAESTRARE la destra rozza e fessa, è preferibile che il personale docente sia eletto con i voti della destra rozza e fessa, ma si definisca di sinistra. Paolo Guzzanti docet.
CHI HA DIVERSO curriculum o non si affilia alla Confraternita dei teocons ateo-devoti, è passibile di tre pene: omissione, esclusione, derisione.
È GIUDICATO un imperdonabile peccato essere stati di destra anche prima della caduta del comunismo e del muro di Berlino.
LA COERENZA, dicono, è la virtù degli imbecilli. Hanno ragione. Bisogna infatti essere cretini o masochisti per non mutare le idee secondo il mutare delle loro fortune.
LE DESTRE ammesse a parlare in Cialtron Walley sono di tre tipi: quelle che sparlano della destra, quelle che provengono da sinistra e sotto sotto vi permangono; quelle che annunciano di pensarla come gli avversari.
ZITTO TU CHE SEI FASCISTA. Ma parlavamo di orologi, parlavamo di donne, parlavamo di metempiscosi. Non importa, taci; sei di marca fascista.
IL PREDETTO DISPOSITIVO era un tempo applicato dalla sinistra; ora che la nostra democrazia è finalmente matura e bipolare, il dispositivo si applica anche all’interno del centrodestra. Finalmente non c’è bisogno di uscire di casa per farsi dare del fascista. Ricevi l’insulto direttamente a casa tua, allo stesso prezzo. Che comodità.
L’UNICO DIBATTITO culturale ammesso è tra quelli che sono di sinistra e quelli che vengono da sinistra. Gli altri sono esclusi o intrusi.
ANCHE I TERZISTI ammessi al gioco sono ex diventati extra. Precedenza sempre a chi viene da sinistra.
GLI ATEI DEVOTI non credono in Dio ma sono convinti che Dio creda in loro.
PER ESSERE TEOCONS non c’è bisogno di credere in Dio; basta credere in Cl. Non c’è bisogno di andare a messa ogni domenica, basta andare al Meeting di Rimini. Prendi la parola e l’anima tua sarà salvata.
PER LA DESTRA FALLACIANA il nostro nemico è l’Islam intero. Compresi i mille poveracci uccisi a Bagdad? Corano ingrato.
SE NON CREDI allo scontro di civiltà i nuovi militi della Santa Destra Feroce e Miscredente ti accusano di vile diserzione. La differenza è che loro amano molto lo scontro e poco la civiltà; noi il contrario.
E POI DICONO, ah ce ne fossero ancora di Longanesi, di Guareschi, di Prezzolini. Per farli scrivere dove, per chiuderli in quale cesso? (copyright: l'Indipendente)
3 Commenti:
Veneziani non dice cose sbagliate, ma la sua destra è destinata a rimanere nel ghetto, visto che continua a guardare indietro, invece che avanti. E poi se quelli di sinistra diventano di destra (come i neo-con) io sono contento. GM
I sinistri che si convertono e passano a destra sono spesso i più fanatici. E forse la danneggiano...
Bhikkhu
Anche io sono contento di tutti quelli di sinistra che passano a destra, e sono anche convinto che molti di loro negli ultimi anni abbiano contribuito a formare una "cultura di (centro)destra" che prima era inseistente, o quel poco che c'era andava scomparendo. Però sono anche consapevole che spesso rimangono ancorati al loro passato, per lo meno per quanto riguarda la "facciata". Insomma, a molti di loro - vedi appunto Guzzanti - essere considerati personaggi importanti e influenti nella destra di oggi dà parecchio fastidio.
Saluti
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