lunedì, settembre 19, 2005

Smanetti su Google Earth e ci trovi le rovine romane

Vai su Google Earth e cerchi casa tua, prassi normale per chiunque si sia cimentato almeno una volta col terribile – in senso buono – software messo a disposizione da Google. Poi ti prende la curiosità di vedere se i territori intorno alla tua dimora corrispondono alla realtà. È una curiosità un po’ perversa, va detto, perché ovvio che essendo fotografie satellitari non ci trovi il Colosseo di fianco a casa tua, se vivi in Valle d’Aosta. Ma tant’è che è così: deve scattare la verifica. Un tale, di nome Luca Mori, in questo modo ha scoperto ciò che per anni e anni – si parla di età Romana – è stato sommerso sotto le pianure che circondano la sua abitazione a Sorbolo (provincia di Parma). Ha scoperto che vi era la traccia del meandro di un corso d’acqua e di alcune strade. Ha svolto un’opera importantissima per l’archeologia semplicemente verificando ciò che c’era nelle campagne intorno a dove vive, e probabilmente ha dato il via ad una moda – benevola e positiva, chiaro – che ora appassionerà migliaia di internauti. Ben vengano le persone curiose. Ovvio che una domanda sorge però spontanea: ma con tutte le fotografie satellitari, le telecamere e le telecamerine che ventiquattro ore al giorno, tutti i giorni, ci osservano a mo’ di Big Brother, proprio uno smanettone di Google Earth doveva fare la scoperta? Ma che li paghiamo a fare i ricercatori?

2 Commenti:

Blogger Robinik ha detto...

Incredibile :D

12:06 AM  
Blogger ordinegenerale ha detto...

sembra impossibile, ma è la relatà! Per una volta una bella notizia

Saluti

10:47 AM  

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