mercoledì, ottobre 12, 2005

Giusta anche la Paraculata

Per il secondo giorno alla Camera tutto fila liscio. La Casa delle Libertà si è dimostrata compatta come non mai, a sinistra iniziano a non vederci più. La vittoria sicura che tanto avevano annunciato dall’opposizione, ora sembra allontanarsi e di conseguenza la stizza cresce. Dando dunque dimostrazione dell’unico loro livello di comunicazione, i parlamentari di centrosinistra si sono prodigati – perdonate il bisticcio, se qualcuno lo trova – in una delle loro specialità: lo striscione. Consci di non poter far altro che insultare, di fronte ad una maggioranza così unita, hanno tirato fuori dal cilindro uno dei loro cavalli di battaglia, striscioni colorati recanti insulti – qualcuno ha perlomeno controllato grammatica e sintassi?
Bene, potenziali elettori di centrosinistra, è questa la coalizione che vi ostinate a voler votare – e a voler far votare a tutti? Elementi degni del peggior circo, personaggi che, come i bambini dell’asilo, non riescono a far altro che tirar fuori l’insulto quando sono impossibilitati – per l’avversario troppo forte o per loro limiti personali - in azioni decisamente più costruttive. Su, il dubbio che state sbagliando ancora non vi ha colto, amici miei?
Tutto questo cabaret per cosa, poi? Per impedire che la maggioranza faccia il suo lavoro. Ecco il vero motivo: il centrosinistra con i suoi modi – prima bruschi, ora decisamente ridicoli – non si limita a fare il suo ruolo di opposizione (ruolo che, visto i comportamenti, sembra per altro non conoscere), ma cerca di impedire alla maggioranza di Governo, votata dalla maggioranza del popolo italiano fino a prova contraria, di terminare la sua legislatura, di passare le proprie leggi. Diciamo le cose come stanno: da sinistra stanno tentando di bloccare una proposta di riforma elettorale che li vede pienamente d’accordo – loro, tutti bolliti discendenti del passato politico italiano – ma guai a dirlo, perché la proposta arriva da Berlusconi. Questi con ogni probabilità governeranno in Italia a partire dal 2006 – e sempre con ogni probabilità, politicamente parlando non vedranno il 2007 – e giusto quindi che alla Camera si stia facendo di tutto per impedirlo. Anche l’utilizzare una paraculata, come Ferrara oggi ha definito la riforma elettorale sul Foglio. Hey, ma che avete da ridere? Il termine è stato usato in senso buono anche dall’Elefantino.

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