La manifestazione dei bolliti
Al momento in cui scrivo è in corso a Roma la manifestazione dell’Unione. La manifestazione che unisce tutti coloro che provano del bieco antiberlusconismo. La manifestazione di chi oggi, domenica, non aveva di meglio da fare che andare a farsi prendere per il sedere da chi sta sopra quel palco, anziché – chessò – approfittarne dell’ultimo sole per una gita fuori porta o per andare a visitare un museo, visto che siamo sempre pronti a definirci popolo di beoni ma approfittarne per togliersi un po’ di ruggine, mai. Farsi prendere in giro ho detto prima. Con l’aggravante della diretta televisiva. Ora spiego il perché. I motivi della manifestazione indetta oggi sarebbero principalmente due: la finanziaria 2006 e la legge elettorale. Per la prima, è stato fato un vero e proprio miracolo dal ministro Tremonti, che in sei giorni sei ha tirato fuori un testo. Lavoro questo che il suo predecessore infiltrato di sinistra Domenico Siniscalco non è riuscito a fare. E ora cosa dicono i compagni? Tagliano fondi alle regioni. Che, come è noto soprattutto in quelle rosse – e tante inchieste giornalistiche stanno lì a dimostrarlo – vivono sugli sprechi. Quindi, i nostri unionisti dovrebbero correggersi: non tagliano i fondi, ma tagliano i loro sprechi, che è ben diverso. Secondi colpiti i comuni, che non riuscirebbero a garantire i servizi necessari. Oh, che belle parole! Nel mio paese c’è una giunta di centro-sinistra – della peggior specie cattocomunista, tra le altre cose – e i servizi sono penosi. Chiedi una cosa, ti rispondono – se ti rispondono – dopo una vita, ma c’è da capirli: spesso sono troppo impegnati in manifestazioni farsa che usano la scusa dell’amicizia per rivelarsi cieca propaganda anti-Cavaliere (vi giuro, c’è da crederci). Magari sbaglio facendo di tutta l’erba un fascio, ma se da me non riescono ad amministrare suppergiù 15 mila persone, mi chiedo cosa succede nei comuni più grandi.
Secondo motivo della protesta la legge elettorale. E qui ci sarebbero da scrivere svariate cartelle, ma è già stato tutto abbondantemente detto. Ripeto per quelli con il prosciutto – pardon la mortadella – nelle orecchie. Il governo vuole abbandonare il maggioritario e ha proposto una legge elettorale che prevede il ritorno del proporzionale. Quelli di sinistra dicono che non si può fare, perché siamo a fine legislatura, dimentichi però di quando queste cose le facevano loro e andava perciò tutto bene. Se la riforma dovesse passare l’Unione si troverebbe in ben due pasticci. Per prima cosa non avrebbe più la sicurezza di vincere le prossime elezioni – e perdere dopo aver sbandierato vittoria per mesi e mesi è la peggiore delle figure. Il secondo problema riguarda il suo leader, Romano Prodi. Che diventerebbe così da leader a personaggio inutile, non avendo partito alcuno col quale candidarsi – e nemmeno trovandolo tra i suoi alleati – fondamentale per un sistema di voto di tipo proporzionale.
Come detto all’inizio, chi è alla manifestazione sta subendo una presa per i fondelli in diretta televisiva. Mi è bastato sentire un pezzo del discorso del Professore per capire che anche questa volta non ne sarebbero venuti a capo. Non un’idea, non un accenno di programma. Semplicemente i soliti “Presidente del consiglio incapace di Governare”, “leggi sbagliate”, etc. etc. Copione tristemente noto. Così come è noto il loro sorvolare su ciò che farebbero per sistemare le presunte cose che non vanno. Per forza: non hanno ancora deciso che fare e in più litigano su tutto, dal ritiro delle truppe che però in Afghanistan rimangono, ai Pacs. C’è poi la questione strettamente televisiva. Non era stato proprio Prodi a criticare una non imparzialità del servizio televisivo? Bella faccia allora farsi poi trasmettere la manifestazione in diretta, per giunta su un canale per il quale i cittadini italiani sono obbligati e sborsare uno stupido canone. Alla faccia della dittatura! Non era solo di Berlusconi il diritto ad usufruire del servizio televisivo? Sembrava che i compagni non pensassero ad altro e poi, cosa succede, Raitre – la rossa Raitre – trasmette in diretta questa manifestazione di bolliti. Sia su che giù dal palco? Vergogna.
12 Commenti:
Rai 3?
Quid est?
Non conosco...
;-)
...beato te :)
saluti
Ma cosa mi tocca leggere... ancora con questa storia che la sinistra ha tentato di fare la legge elettorale a suo tempo. La sinistra non la fece, ma fece marcia indietro. Era sbagliato allora, e la destra che ora sembra dimenticarlo s'infuriò più di quanto faccia la sinistra oggi. E infatti non se ne fece di nulla.
Ora spiegami una cosa, che nessun giornalista ha mai il coraggio di chiedere a nessun esponente di destra: "perché, se continuate a dire che non sarà una legge invasiva e non cambierà il volere del popolo, vi è venuta tutta questa smania di farla subito, anteponendola a tutti i problemi che oggi ci sono da risolvere (nonostante quello che definite lo splendido quinquennio del governo Berlusconi)?
emanuele
Perchè è una riforma importante ed è giusto approvarla prima che scada la legislatura. Ti basta?
cosa tocca leggere a me...
Saluti
Siamo in un paese libero, fino a prova contraria. Ognuno crede quello che vuole e fa le scelte che vuole. Questo non è criticabile.
Be', se è quanto di più dettagliato sei in grado di offrire... del resto nessuno, nemmeno in tv, è mai andato oltre al banale "perché sì".
Comunque sono d'accordo, per la destra è addirittura fondamentale, su questo non ci piove.
Qualche volta mi piacerebbe che gli interessi da tutelare fossero quelli della gente, invece di quelli che hanno la poltrona (e in questo non ce l'ho con la destra, so benissimo che è un male umano di chiunque assapori il potere). Mi sorprende che l'elettorato (questa volta sì, ce l'ho con la destra) sia contento così
ciao
Ardua questione...
E' più bollito chi và in piazza, o chi si inchioda ad una seggia davanti al tv?
Forse il più bollito di tutti è il governo che, per sopravvivere, tra dimissioni e leggine, si è ricordato, a fine legislatura che esiste il proporzonale, mentre industra e competitività vanno a farsi benedire.
Ma che c' è frega c' abbiamo il Tv, mettiamo Fede e tutto torna a sorridere.
P.S: Comunque perdete lo stesso.
Fare una legge è nel pieno del diritto di un governo. Come lamentarsene è nel pieno diritto dell'opposizione. E poi, scusate, voi vi lamentate che la riforma elettorale ci potrebbe - improbabile - favorire però noi non possiamo far nulla per evitare la sconfitta? Suvvia...
@ munchhausen: decisamente più da bolliti andare in piazza ad ascoltare un bollito che ripete quanto gli faccia schifo il govermo, senza però indicare una benché minima proposta. Troppo facile convocare 100.000 persone di sinistra, dire che il governo è stato ridicolo per 5 anni e ricevere l'applauso. Che se lo guadagnasse 'sto applauso indicando un minimo di programma è chiedere troppo?
100.000 per l'UNITA'...
il che è tutto dire.
watergate
@ Watergate: che l'Unità abbia delle psicosi è riconosciuto. Il numero l'ho messo anche io nei mie post e nei successivi commenti pur non credendoci molto. Aggiungiamo il dato della questura è abbiamo la verità: sicuramente meno di 100 mila. Ma ammesso che fosse anche vero, 100.000 persone in una manifestazione di domenica, a Roma, è di per sè comunque un gran fallimento in termini di partecipazione. Ma non avevano l'Italia intera dalla loro parte? O forse che l'Italia capisce quale è la parte, se quella di Bertinotti o di Prodi. Ribadisco: bolliti su e giù dal palco
Saluti
Le leggi importanti non sono state mai fatte solo dalla maggioranza. Ah no, aspetta, durante il fascismo sì.
Hai una buona scrittura, Ordinegenerale, ma al servizio della vacuità.
La mia mente è davvero troppo in "movimento", causa complimenti alla mia scrittura, da poter formulare una risposta corretta al tuo commento, cara Anima Salva.
Tuttavia mi viene da pensare che quanto hai scritto sia stato dettato dall'acidità di stomaco, fenomeno che da ieri più o meno alle 19 ha iniziato a "colpire" tutti tra politici, militanti e simpatizzanti del centrosinistra.
Poi però rileggo, e l'ennesimo paragone assurdo Berlusconi-fascismo mi porta a pensare che non meriti una perdita di tempo nella risposta - tuttavia come si può evidentemente evincere dalla lunghezza di questa mia, tempo ne ho effettivamente utilizzato.
Avessi scritto una banalità meno assurda saresti stata perfetta. Ma, come noto, la perfezione non è di questo mondo. Figurarsi del tuo, quello sinistro.
Cordialità
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