Su Cofferati, le parole di un altro
Non ho ancora detto la mia su Cofferati e sulle critiche che i compagnucci no global e sinistra varia e assortita – con scorte della peggior specie – gli stanno rivolgendo. Posso farlo con le parole usate stamane su l’Indipendente da Antonio Pennacchi, uno che esattamente di destra non è? Scrive, ed è da condividere al 101%, il nostro: ma che ne sai tu? Oggi stai a Bologna a fare lo studente, pagato con i soldi di papà, e vieni a rompere i coglioni in comune perché vuoi fare casino la notte, non vuoi pagare l’affitto e vuoi scopare e bere. E poi magari domani, una volta laureato, torni a casa a fare i soldi in carriera e a incularti il primo operaio che passa, come tanta altra gente che mi viene in mente prima di te. E adesso vuoi dare lezioni a Cofferati? Ma per piacere.
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