giovedì, dicembre 01, 2005

Un paio di cose su Lerner, Sofri e la Tav

Vorrei dire un paio di cose – così, giusto per non rimanere in silenzio durante questo mio periodo di grande occupazione che, con enorme rammarico, mi porta a tralasciare un po’ il blog. La prima riguarda un noto giornalista, conduttore televisivo. Ex (ex?) comunista, ma non è questo il punto. Il fatto che questo Gad Lerner – il quale tiene anche un editoriale fisso su Vanity Fair ogni giovedì che il Signore manda in Terra – è simbolo di un’espressione spesso usata su giornali e tv. Spero di sbagliarmi, perché il pezzo non l’ho letto con attenzione, ma l’editoriale di questa settimana sulla Fiera della vanità, ovviamente riguardante Adriano Sofri, mi sembra il classico esempio di quell’espressione di cui sopra: Sofri è decisamente meglio del sofrismo. Perfetto. La grazia a Sofri è sacrosanta, su questo non ci piove – non ci deve piovere, e spero di tornarci sopra se avrò tempo – e i motivi sono tanti. Ovviamente non basta l’amicizia, la simpatia, quant’altro di tutto ciò che ha affermato Gad Lerner, compreso l’essere Sofri un grande intellettuale.

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La seconda – e vedo che mi sto decisamente dilungando rispetto a quelli che erano i miei piani all’inizio della scrittura – riguarda i manifestanti No Tav. Forti dello slogan “Not in my backyard” – “non nel mio giardino” – essi stanno coraggiosamente sfidando le ostilità meteorologiche, di termometro e altre intemperie, per essere strumentalizzati in una battaglia che hanno già – e cinicamente dico: fortunatamente – perso in partenza. Perché l’Italia non può permettersi di rimanere tagliata fuori dalle grandi opere e dalle grandi linee e dalle grandi vie di trasporto. Perché se loro – intesi i manifestanti e i loro mandanti – continuano a piagnucolare che l’Italia va a rotoli, perché se l’ha scritto The Economist insomma deve pur essere vero – e mai pensare che gli inglesi un po’ stronzi sempre lo sono stati, soprattutto nei nostri confronti e con tutto il rispetto che ho per la cultura British – non possono poi scendere in campo per impedire la costruzione di una grande Opera (senza che si pensi che la maiuscola mi sia scappata a casaccio), senza la quale ci sfotterebbero ancor di più. E, soprattutto, non si accorgono tali manifestanti di essere presi per il culo? Almeno per due motivi; il primo, schierandosi loro con l’opposizione contro “questo governo di merda che ci vuole riempire d’asfalto le nostre montagne mentre a noi piace avere i camion fermi in coda che inquinano con lo smog”, non si accorgono – o non si vogliono accorgere – che una parte dell’Unione (leggasi: Ds e Margherita, mica un Di Pietro qualsiasi) hanno già detto, seppur in modi diversi, ‘sì’ alla Tav. Secondo, per quelli che prendono la pioggia in nome di Rifondazione, Verdi e Comunisti Italiani: voi siete lì, con i vostri ombrelli, i vostri falò, le vostre grappe distillate in casa, i vostri presidi e talvolta qualche pietra che dalla polizia vi torna indietro perché un attimo prima ne avete lanciata una voi. Loro, da Roma, dal caldo delle loro lussuose case, con in cuore la speranza di prenderlo prima o poi questo Treno ad Alta Velocità – così, giusto per provare l’ebbrezza della corsa – vi muovono come burattini. Appunto, vi strumentalizzano. Ma senza prendersi una goccia di pioggia, o una sassata. O peggio ancora una bronchite. Perché in fondo gli fate comodo, cari miei. Sveglia, che poi ci andiamo a fare un giro tutti con la Tav. Ecco, lo sapevo, sono stato troppo lungo. E neanche mi sono accorto che il pezzullo ha il sapore – non tanto gradevole – del sermone domenicale del Fondatore.

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Quella dell'isolamento è una bufala... i colegamenti ci sono...bisogna casomai migliorare l'efficenza delle ferrovie! L'ultimo treno diretto Torino-Lione è stato soppresso per mancanza di passaggeri e di conseguenza reddito...poi a quanto può viaggiare un treno carico di Tir sotto una galleria di 52 km? Vedi il fatto di voler traforare una galleria che contiene amianto e uranio non è normale! Vorrei vedere tutti i pro-tav se abitasero in Val di Susa...sarebbero li a protestare come i diversi cittadini e sincidi di destra della valle.....solo per il fatto che contiene amianto andrebbe fermato tutto quanto se si ha un minimo di materia grigia....ma ci sono altre motivazioni ancora... www.notavtorino.org

12:52 AM  

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