1° aprile 1976 - 1° aprile 2006: Trent'anni di Apple

Toc! Toc! Chiedo scusa se mi permetto di entrare nel vostro mondo. Lo faccio con enorme rispetto e, permettetemelo, con una punta di invidia. Sì, invidia per quegli oggetti che tenete sulle vostre scrivanie, sulle vostre gambe quando siete in metropolitana o in treno, ovunque lo vogliate; oggetti perfetti, bellissimi. Tecnicamente ineccepibili e dal design strepitoso, così sobrio nel suo essere bianco o color titanio. Invidia, dicevo, per voi che non sapete cosa sia un bug; per voi che non avete mai – e dico, mai! - dovuto riscrivere un documento o ricominciare da capo un lavoro perché il vostro Pc ha deciso, da un momento all'altro e senza il minimo preavviso, di farvi apparire una schermata blu morte che vi annunciava il benvenuto nel terribile mondo degli errori di sistema. Invidia per voi che non sapete cosa siano i virus; per voi che ve la tirate all'interno del vostro micro-sistema, sì, vi invidio anche per questo. Forse anche io, almeno in minima quota, faccio parte del vostro fantastico mondo: posseggo un iPod. Ma temo non basti, tutti ce l'hanno – anche se lo dico con un po' di presunzione: io sono stato uno dei primi – e quindi ho come il presentimento che non valga. Per questo vi ho chiesto scusa dell'intrusione nel vostro mondo; sarò brevissimo: Auguri Apple, mille di questi trent'anni. Nel caso anche meno, ma dammi il tempo di farmi uno di quei fantastici PowerBook in titanio, ti prego.