Reanto Farina, agente Betulla
«E Feltri, Vittorio che cosa dice di me? È arrabbiato?». Renato Farina, nella giornata di mercoledì, quando la notizia su un suo coinvolgimento nei servizi segreti come agente “Betulla” ha iniziato a circolare insistentemente.
Ma sì, Renato Farina non mi è mai piaciuto. Ha un'aria da prete – capirai... - anche i suoi articoli hanno quel non so che di rassicurante, sono senza mordente. Rincorrono due cose, ma non riescono perfettamente su entrambe. La prima è far sentire importante il soggetto del quale si sta scrivendo, di un'importanza che spesso sfiora il baciapilismo. La seconda è scimmiottare il suo direttore, Vittorio Feltri. Ecco cosa veramente non mi piace di Renato “Betulla” Farina: essere il discepolo di Feltri ma in modo tale da imitarlo fino allo spasimo. Identico, cerca di usare il suo stesso linguaggio, il suo stesso modo di scrivere, solamente sbagliando un paio di calcoli: Vittorio Feltri è l'unico in grado di essere Vittorio Feltri, chiunque ci provi senza aggiungerci almeno un minimo di personalità, perde la partita in partenza. Detto ciò, ma che razza di scandalo sarebbe questo? Suvvia, Farina, confessa, che ti vergogni? Mi pare che grazie ai servizi segreti – che non sarebbero più tali qualora smettessero di operare in quella terra di confine tra il lecito e l'illecito – tante cose sono state fatte, in Italia – o meglio: sono state evitate. Parla, Renato, confessa. Deontologicamente come giornalista hai probabilmente sbagliato – quel povero cronista, perché tirarlo in mezzo? Ma non sei né il primo né l'ultimo. E quelli come te, sebbene non mi vai troppo a genio per i motivi di cui sopra, sono sempre serviti. Non sentirti sotto accusa e non pensare a quello che ha in mente Feltri riguardo alla vicenda. Lascia stare per una volta, esci dal suo raggio d'azione. Tutti gli vogliamo bene, benissimo, ma è inimitabile. E non si può vivere sotto l'ala protettiva di qualcuno per sempre – tanto mica tradisci la sua fiducia per una cosa del genere, tanto più che Libero è estraneo a qualsiasi cosa che riguarda solo te personalmente. Raccontaci qualche retroscena che ti vede coinvolto. Se non altro potrò rivedere le mie idee su di te. E perdonami per il 'tu': non ti ho mai incontrato, anzi, quanto ti vedo in tivù spesso cambio canale, ma non te la prendi, vero?
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