mercoledì, novembre 01, 2006

Tra un po', tasseranno anche le scarpe da tennis

Per quanto gli italiani dovranno continuare con la farsa non è dato a sapersi. In principio erano i Suv, mezzo per colpire fiscalmente i proprietari di tali macchine “rei” di essere ricchi, se evidentemente possono permettersi cotanta grandezza su quattro ruote. Dimenticandosi tra le altre cose che il Suv è cafonalmente adoperato in Europa – e in Italia, dove domina il lifestyle di veline & calciatori – mentre in America è un mezzo contadino, sorta di pick-up del duemila, che serve a portare a spasso bidoni della spazzatura, attrezzi da giardino e non l'ultimo modello di figa con cervello da gallina di serie. Ma tant'è che se uno vuole averlo – e se lo può permettere – ben venga: ciascuno è libero di fare ciò che vuole – e se tutti fossimo un almeno un po' liberali ci si potrebbe fermare qui, perché continuare il discorso non avrebbe senso alcuno.

Si diceva, vogliono tassare i proprietari di Suv, e per farlo accamparono alla scusa più banale del mondo: più sono grandi e più inquinano. Ma come è possibile? A parità di cilindrata inquinano allo stesso modo di un mezzo non Suv, o ci sbagliamo? O pesa di più un chilo di ferro di un chilo di paglia? Accolta però la leggera obiezione “la macchina pesa di più, inquina di più”, abbiamo prontamente ribattuto con: pesando di più, il suo proprietario sborsa di più: calcolate quanta benzina deve metterci, considerate quanto la benzina costa e lasciatelo in pace.

Nulla di tutto ciò è stato fatto, e siamo stati costretti ad assistere a patetici tentativi di regolarizzare la questione. Prima il superbollo per i Suv; poi il superbollo in base alla cilindrata; poi il superbollo a seconda del peso; poi non bastava, e ancora superbollo solo per i Suv. Inutile tiritera – per altro andata in scena in molte altre parti della Finanziaria – fino a ieri: superbollo per le macchine al di sopra dei 100 Kw. Quindi per la metà delle macchine in circolazione, non solamente per le più grosse, basti pensare che macchine come la Fiat Stilo o la Renaul Clio o la Ford Focus sarebbero entrate – per alcuni specifici modelli – all'interno della tax area. Compresa la gaffè, il governo ha però rinunciato, per l'ennesima volta, di dare una dimostrazione della tanto sbandierata serietà della quale si è fatto falso portatore. Anziché cercare di smetterla con questa inutile solfa del tassare le macchine, perché il barile non solo ha toccato il fondo, ma rischia di rimanere senza dal tanto che si è raschiato, si è proceduto come segue: ennesima modifica, si tasseranno le macchine al di sopra dei 120 Kw. Arrivederci alla prossima puntata.


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