Caro Foglio, non si fa.
Diciamo qualcosa – ancora – riguardo la questione della chimera uomo-animale. Questo blog ha fin dall'inizio presentato la creazione della chimera uomo animale come un qualcosa di osceno, di fantascientifico, come un voler a tutti i costi andare oltre, senza peraltro sapere dove questo “oltre” conduce e cosa ci riserva. In poche parole: una finzione finora trovata solo in letteratura e che si sarebbe presentata – con modi e risultati ignoti – nella vita reale, una finzione profondamente sbagliata per principio, un modellare la natura non secondo il canone dell'essere umano pensante, bensì seguendo un percorso sconosciuto, oltre il pensiero umano. Mettendo in chiaro questi pensieri, e presentando quelli che erano i dati della ricerca, abbiamo cercato di informarci il più possibile, perché visto la delicatezza della cosa si sarebbe potuti incorrere in un buco clamoroso, e rivelare fatti inesatti. La notizia, ignota alla grande stampa italiana, è giunta come spesso accade quando si tratta di temi delicati, dal Foglio, in un editoriale anonimo pubblicato nell'edizione 08.11.2006 pag.3 dal titolo “La chimera non è più chimera”. Leggendolo, oltre ad essere colpiti dalla notizia in sé, ci ha particolarmente lasciato di stucco la modalità con cui la chimera si sarebbe realizzata: “creazione di ibridi con ovociti di vacche, conigli e capre inseminati con sperma umano”. Dubbiosi, c'è da dirlo, fin dall'inizio, abbiamo esteso il controllo inRete, e abbiamo scoperto che la combinazione tra uomo e animale era sì esatta, ma non si svolgeva nelle modalità definite dal giornale di Ferrara. Precisamente, si prende l'uovo di un animale – mucca o coniglio, in preferenza – lo si svuota del nucleo principale e si “riempie” con del Dna umano, prelevandolo ad esempio da cellule della pelle. Insomma, cosa ben diversa dal fecondare con lo sperma una vacca, o un coniglio o una gallina. Perdonando il primo errore e pensandolo dettato dalla fretta e dalla scarsa eco nell'informazione italiana (solo uno scarso lancio dell'Ansa a riguardo), ci attendevamo nei giorni successivi e sempre sulle stesse pagine gli sviluppi della faccenda. Sviluppi che non sono tardati ad arrivare, ma sempre con lo stesso errore: a Lungotevere Raffaello Sanzio pensano che la chimera orrenda la si crei mettendo un essere umano a scopare con una gallina – detto nella maniera più brutale possibile. Certo, il fatto che si ottenga invece in ben altro – e più “scientifico” - modo non toglie nulla dalla considerazione di fondo, ovvero l'orrore della cosa, ma capite che la sensazione nel leggere la notizia cambia radicalmente. E invece niente, sabato 06.01.2007, a pag.1 l'anonimo redattore scrive che “[...] nel caso degli ibridi proposti in Gran Bretagna (creati da ovuli di mucca o coniglio inseminati con spermatozoi umani) sarebbero [...]” e sabato 13.01.2007 – una settimana dopo, con tutto il tempo per eseguire ricerche – sempre a pag. 1 viene ribadito che “ [...] studi per la creazione di embrioni-chimera ottenuti fecondando con seme umano ovociti di mucca e di coniglio [...]”. Repetita Iuvant, verrebbe da dire. Ma anche controllare le notizie su Google News non sarebbe malaccio. Bastavano infatti un paio di cliccate per verificare quanto ho scritto qualche riga sopra. Il che non avrebbe cambiato di molto le cose, chimera assurda era e chimera assurda sarebbe rimasta, solamente avreste fatto miglior figura, essendo tra le altre cose gli unici che hanno parlato della vicenda, ancora sconosciuta ai più. Il lettore evitava di prendere per buona una perversione da peggior film porno genere animal e qualcuno, in rete, mancava di prendervi – ahimé, giustamente – per il culo. Non si fa.
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